Venerdì, 11 Ottobre 2024

SETTEMBRE 2024

ORSO - Nel mese di settembre gli orsi bruni sono nel pieno dell’iperfagia autunnale, rinnovano il manto dopo la muta estiva e accumulano grasso in previsione dell’ibernazione invernale.

In Trentino occidentale, l’alimentazione di questo periodo è per la maggior parte costituita da alimenti a elevato contenuto di zuccheri (es. frutta selvatica o coltivata) e grassi (es. nocciole, noci, faggiola). A conferma di questo trend, a settembre 2024 la maggior parte dei danni da orso hanno riguardato il patrimonio agricolo (sono 21 gli accertamenti positivi del personale forestale a seguito di segnalazioni di danni a carico di uva, mele, mais e altre colture). Sono stati pochi i danni a carico di patrimoni zootecnici (4); nessun danno ha riguardato il patrimonio apistico.

Nella notte tra il 3 e 4 settembre è stata catturata e dotata di radiocollare un’orsa sulla montagna di Vermiglio. Le analisi genetiche da parte di FEM - Fondazione Edmund Mach hanno permesso di individuare il soggetto F89, esemplare mai campionato in precedenza. Sul sito istituzionale dedicato ai grandi carnivori è possibile visionare in tempo reale la zona frequentata dall’orsa, così come quella dell’orsa F7, radiocollarata a inizio agosto. 

Le analisi di laboratorio dei tecnici di FEM hanno inoltre permesso di individuare il responsabile di uno dei danni al patrimonio apistico avvenuti nei mesi scorsi in Trentino orientale (area di presenza della specie solo occasionale): è il soggetto M75, maschio di quattro anni nato nella popolazione del Trentino occidentale e che dunque ha attraversato la valle dell’Adige. Ulteriori campioni sono in fase di analisi e potranno eventualmente confermare quanto si ipotizza, ovvero che la serie di danni occasionali al patrimonio apistico avvenuti durante l’estate tra Val Calamento, Tesino, bassa Valsugana, Paneveggio, Primiero e Feltrino (BL) siano da ascrivere allo stesso esemplare.

Il 6 settembre un orso è stato investito da un’auto sulla SS 45 bis a Vallelaghi; il 30 settembre un ulteriore, giovane orso è stato urtato in modo lieve nella stessa zona. In entrambi i casi i sopralluoghi di squadra emergenze e unità cinofile hanno accertato l’allontanamento degli esemplari coinvolti. Nel primo dei due casi sono stati campionati reperti organici, già consegnati a FEM per l’individuazione del soggetto.

Il 30 settembre a Cis, in Val di Non, è stato rinvenuto un orso morto. La carcassa dell’animale è in fase di analisi presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Prosegue infine il monitoraggio delle zone boscate dell’Alto Garda, al fine di intercettare indici di presenza dei tre piccoli dell’orsa KJ1, abbattuta il 30 luglio scorso.

Infine, come di consueto per il periodo, nell’ultima decade del mese sono pervenute alla centrale operativa del 112 diverse chiamate da parte di persone erroneamente allarmate da “ruggiti di orso” nel bosco. In questo periodo stagionale e fino ai primi giorni di ottobre ha luogo la stagione degli amori del cervo. In tale fase, soprattutto in orario crepuscolare e notturno, i maschi adulti emettono i bramiti, ovvero ripetuti, potenti vocalizzi udibili anche a grande distanza, spesso confusi con quelli, diversi ed emessi molto di rado dagli orsi, solitamente in caso di interazioni aggressive con conspecifici o con esemplari di altre specie da cui si sentono improvvisamente minacciati.

LUPO - Nel mese di settembre gli avvistamenti sono stati pochi. Sono state accertate nuove riproduzioni nei branchi di: destra Val di Fiemme, sinistra Val di Fiemme, altopiano di Brentonico, Bleggio-Lomaso, Primiero, Brenta meridionale, Carega.

Il 15 settembre, nel comune di Villa Agnedo in destra orografica Valsugana, sono stati rinvenuti i resti di un lupo in stato di decomposizione molto avanzato. 

Il 27 settembre un lupo è stato investito da un veicolo tra Fiavé e Bleggio superiore. L’animale si è spontaneamente allontanato.

Nella fase finale dell’alpeggio si sono registrate ulteriori predazioni a carico del patrimonio zootecnico, principalmente ovicaprini. Si ricorda alla cittadinanza la possibilità di ottenere materiali o finanziamenti per la realizzazione di opere di prevenzione dei danni da grandi carnivori (per approfondire, si veda la parte dedicata a danni e prevenzione sulle FAQ del sito Grandi Carnivori in Trentino). 

Uno degli strumenti di prevenzione più efficaci, e che tuttavia richiede impegno e competenze, è il cane da guardiania: in proposito, si anticipa che il 7 novembre prossimo presso la Federazione Provinciale Allevatori si terrà un corso di formazione organizzato dal Servizio Faunistico PAT, gratuito ma ad iscrizione obbligatoria (fino ad esaurimento dei posti disponibili), sull’educazione e corretta gestione del cane da guardiania. Al termine del corso e al completamento di un test finale, sarà rilasciato un attestato di partecipazione che potrà eventualmente permettere l’accesso a finanziamenti PAT per l’acquisto di cuccioli di razza maremmano abruzzese. Il corso potrebbe essere utile anche a quanti sono già in possesso di cani da guardiania impiegati nella protezione del bestiame e vogliono approfondire la conoscenza dell’argomento. Gli interessati a partecipare sono pregati di inviare una mail a serv.faunistico@provincia.tn.it. Seguiranno aggiornamenti di dettaglio.

LINCE E SCIACALLO DORATO - Nessuna nuova segnalazione.

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