VITA DI BRANCO

Vita di branco

Il lupo è un animale sociale, che generalmente non conduce vita solitaria (se non per alcune fasi giovanili), ma è organizzato in unità famigliari chiamate branchi. Ogni branco frequenta un determinato territorio stabile, che difende dall'ingresso di altri lupi.

Il branco si origina quando due individui di sesso opposto si incontrano, si stabilizzano in un’area idonea e si riproducono. Il gruppo sociale viene poi costituito, otre che dalla coppia, anche dai cuccioli dell’anno e dai giovani dell’annata precedente (Mech, 1970). I cuccioli rimangono a far parte del branco generalmente fino al primo anno di età.

Foto: la coppia dominante (fondatrice) del branco della Lessinia. T. Borghetti - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT

Col raggiungimento della maturità sessuale devono confrontarsi con la scelta di due strategie riproduttive alternative: andare in dispersione, tentando così di costituire un nuovo branco o rimanere nel gruppo sociale di origine, sperando di acquisire lo status di riproduttore (Boitani et al., 2003). Tale scelta è condizionata probabilmente da fattori quali la densità intraspecifica, quella delle prede e la disponibilità di territori idonei (Mech e Boitani, 2003). Quindi, in aggiunta agli individui che vivono in branco, esiste sempre una quantità di individui solitari e transienti, tecnicamente detti “in dispersione”, cioè non occupanti un territorio stabile, che possono rappresentare fino al 20% di una popolazione residente in una certa area geografica (Marucco 2014).
Il branco è l’unità strutturale per il lupo e ne regola tutte le più importanti funzioni ecologiche (caccia, riproduzione, cura della prole e difesa del territorio). L’abbondanza delle prede assume un ruolo critico e regola il numero di lupi all'interno del branco, poiché sia i tassi di produttività che quelli di sopravvivenza nel gruppo sono direttamente proporzionali alla densità delle prede (Boitani et al., 2003).

 
Foto:branco della Lessinia, P. Parricelli
 

In media, sulle Alpi, un branco è costituito da 4-5 animali (in Italia si sono verificati casi di branchi anche più numerosi (oltre 10 individui), ma sulla numerosità dei nuclei familiari bisogna sempre considerare che ad inizio inverno essa è maggiore, per poi diminuire a primavera, dopo la dispersione di alcuni dei giovani e la mortalità invernale. Ogni branco detiene un territorio che, sulle Alpi, può variare dai 100 ai 450 km2, con una media di 200 km2 (Marucco 2014). I dati relativi agli spostamenti della lupa munita di radiocollare dal personale della Provincia di Bolzano nell’agosto del 2018 e facente parte del branco dell’Alta Val di Non, transfrontaliero tra le provincie di Trento e Bolzano, hanno mostrato la frequentazione di un territorio pari a 192 km2 (Rapporto Grandi Carnivori 2018, pag. 24-26).

Quella dei lupi è una struttura sociale complessa in cui tutte le principali attività, quali la caccia, la cura dei cuccioli, il controllo del territorio sono svolte in modo integrato e cooperativo.
I lupi dominanti sono gli unici a riprodursi, gli altri lupi non si riproducono perché vengono inibiti al livello comportamentale (Marucco 2014). Il branco è regolato secondo una gerarchia sociale, con la coppia capostipite al vertice, proprio in virtù del loro essere i genitori del gruppo familiare che costituisce il branco e i figli di seguito (Mech, 1999; Mech e Boitani, 2003). La gerarchia che non è fissa, ma può cambiare, soprattutto durante il periodo riproduttivo, in base a diversi fattori ed è mantenuta attraverso comportamenti rituali che creano forti legami tra i lupi, garantiscono l’ordine tra loro ed hanno a che fare con il loro ampio sistema comunicativo (Vedi la pagina “Comunicazione”)

Foto: immagine da fototrappola, T. Borghetti - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT