Segnalazioni di presenza di femmine di orso con piccoli
Questa parte del sito dedicato ai Grandi Carnivori in Provincia di Trento inaugura un nuovo servizio informativo; le mappe allegate permettono infatti di conoscere le aree del Trentino in cui viene segnalata la presenza di femmine di orso accompagnate da cuccioli dell’anno.
Come è noto eventuali comportamenti aggressivi dell’orso in caso di incontri ravvicinati possono verificarsi in concomitanza di determinati fattori predisponenti; tra questi la presenza di cuccioli accompagnati dalla madre è il più comune.
Questo non significa, ovviamente, che ogni femmina ed ogni incontro scatenino reazioni aggressive; al contrario la maggior parte degli orsi fugge immediatamente dopo avere percepito la presenza umana. Tuttavia è possibile che sorprendere un’orsa con cuccioli a breve distanza (per esempio perché ci si muove velocemente, in silenzio e magari contro vento), possa provocare una reazione improvvisa e automatica di paura da parte del plantigrado, che può sfociare in aggressività volta alla difesa dei propri piccoli.
E’ inoltre importante ricordarsi di tenere il proprio cane al guinzaglio quando ci si muove in zone di presenza del plantigrado. Se il cane è libero c’è il rischio che rincorra un orso, disturbandolo o attaccandolo, e che lo porti poi verso di noi nel tornare indietro in cerca di protezione.
Per questo sapere in anticipo se la zona in cui si intende effettuare un’escursione è in quel periodo nota per essere frequentata da femmine con cuccioli può essere utile ad avere maggiore consapevolezza su come comportarsi.
A tal fine utili fonti di informazione sono i documenti consultabili ai seguenti indirizzi :
DOWNLOAD “ORSO:ALCUNE REGOLE CHE È BENE CONOSCERE”
http://orso.provincia.tn.it/content/download/12788/229456/file/Libretto%20Campagna%20Orso%202016.pdf
DOWNLOAD “COME COMPORTARSI IN CASO DI INCONTRO RAVVICINATO”
http://grandicarnivori.provincia.tn.it/Comunicazione/Materiale-informativo/ORSO-come-comportarsi-in-caso-di-incontro-ravvicinato
DOWNLOAD “COME COMPORTARSI NELLE AREE DI PRESENZA DELL’ORSO”
http://orso.provincia.tn.it/content/download/12546/225693/file/depliant_come_comportarsi_con_orso.pdf
DOWNLOAD “L’ORSO BRUNO E’ PERICOLOSO?”
http://orso.provincia.tn.it/content/download/12816/229785/file/L'orso%20bruno%20è%20pericoloso.pdf
Ciò non significa che queste aree devono essere evitate, ma piuttosto che, soprattutto in esse, è importante muoversi in modo che la nostra presenza possa essere percepita con buon anticipo dal plantigrado, facendo dunque rumore e cercando di non “spuntare all’improvviso”, soprattutto in aree dove l’animale può faticare a sentirci o fiutarci per tempo.
LA MAPPA ANNUALE, viene aggiornata progressivamente da inizio primavera, in base alle informazioni raccolte e verificate. Si è scelto di rappresentare le possibili aree di presenza di orse accompagnate da cucciolate, con un cerchio di 4 chilometri di diametro attorno al punto della segnalazione, avuto riguardo alle normali capacità di spostamento delle stesse nel periodo primaverile e di inizio estate (aprile-giugno). Nei mesi successivi tali capacità di spostamento aumentano notevolmente, fino ad interessare lunghe distanze e dunque le localizzazioni originarie perdono progressivamente di significato.
La mappa presente a destra, riporta e aggiorna costantemente le segnalazioni delle cucciolate sul territorio provinciale nell’anno in corso, ciascun cerchio non rappresenta una cucciolata diversa ma una segnalazione.
Va da sé che le restanti aree in mappa, senza cerchi, non possono comunque dirsi con certezza prive di femmine con piccoli, perché il quadro delle segnalazioni si compone gradualmente nel tempo e non è detto comunque sia del tutto esaustivo, per i limiti intrinseci ad ogni sistema di monitoraggio.
Si ribadisce dunque che le mappe di distribuzione delle cucciolate non devono essere considerate come uno strumento che segnala le aree in cui non sono presenti femmine di orso con piccoli (dato che non è, ad oggi, possibile definire con certezza in alcuna area del Trentino occidentale), quanto piuttosto un aiuto per acquisire maggiore consapevolezza e preparazione in relazione alla possibile presenza del plantigrado.
Infine una mappa di riepilogo riporta tutte le segnalazioni di cucciolate pervenute negli ultimi sette anni.
Foto: C. Frapporti - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT