Martedì, 30 Maggio 2017

Punti di ristoro per gli orsi: non riducono i danni

La lettera della signora Alessandra Cesari pubblicata il 26 maggio sul quotidiano l'Adige (“Orsi e lupi, la Provincia faccia dei punti di ristoro"), merita alcune precisazioni:

  • i più recenti studi relativi all'alimentazione artificiale degli orsi (con la Slovenia capofila in questo tipo di ricerca) confermano quanto da tempo si supponeva, vale a dire che l'effetto dei punti di alimentazione sul contenimento dei danni è pressochè nullo; sono invece diverse le controindicazioni di tale pratica, la più importante delle quali è l'aumento dell'assuefazione degli orsi all'uomo. Gli strumenti per il contenimento dei danni causati dagli orsi sono altri, sono bene conosciuti e collaudati, e la Provincia autonoma di Trento li utilizza da tempo, con buoni risultati;
  • nessuno ha mai (né in Trentino né nel resto d'Europa) "promosso la reintroduzione del lupo", che invece sta ritornando sulle Alpi in modo del tutto naturale e spontaneo;
  • sugli aspetti, importantissimi, relativi alla "disoccupazione giovanile ed ai licenziamenti" sono impegnate altre strutture dell'Amministrazione provinciale, con propri budget dedicati che non incidono su quello relativo alla tutela delle risorse ambientali ed alla gestione della fauna, orso e lupo compresi; ciò in un quadro nazionale dove, in materia di politiche ambientali, si stanziano mediamente minori fondi rispetto al resto d'Europa;
  • ultima importante precisazione: la tutela della fauna selvatica, patrimonio di tutti in Trentino come nel resto d'Europa, è garantita nell'interesse dell'intera comunità e non certo della sola componente definita "animalista", che della prima costituisce solo una piccola parte.

ORSO