Martedì, 05 Giugno 2018

Precisazioni in merito agli articoli relativi al lupo pubblicati ne L’Adige e nel TRENTINO il giorno 02 giugno 2018

In riferimento agli articoli pubblicati ne L’Adige e nel TRENTINO, in data sabato 2 giugno 2018, relativamente ad alcune imprecisioni riportate sulla stampa riguardo a quanto avrebbero affermato l’Assessore Dallapiccola e il dr. Groff, durante la serata pubblica sul lupo di giovedì 31 maggio a Ronchi Valsugana, si precisa quanto segue.

Nel 2016 il numero dei branchi di lupo rilevati dal monitoraggio non era pari a 10 come riportato negli articoli in questione ma era pari a 1 (branco della Lessinia) più una coppia in Val di Non (dati consultabili sul Rapporto Orso 2016, Appendice Lupo, p. 35 e seguenti, scaricabile dalla pagina dedicata sul sito web Grandi Carnivori in Trentino: https://grandicarnivori.provincia.tn.it/content/download/13796/242047/file/Rapporto%20Orso_2016_web.pdf ).

Nel 2017 il numero dei branchi è salito a 6 (Lessinia, Gruppo del Carega, Pasubio- Folgaria, Altopiano di Asiago, con frequentazioni anche della destra orografica della Valsugana, Val di Fiemme – Fassa, Val di Non), più una coppia (Valle di San Pellegrino – Paneveggio) ed un singolo individuo (valli di Peio e Rabbi). Tutti i dettagli sui dati raccolti nel 2017 dal Servizio foreste e fauna della PAT sono consultabili sul Rapporto Grandi Carnivori 2017, scaricabile a questo link: https://grandicarnivori.provincia.tn.it/content/download/14203/248529/file/Rapporto_Grandi_carnivori_2017.pdf

10 branchi sono invece stati rilevati complessivamente, nel 2017, in tutte le Alpi centro-orientali (anche fuori Italia).

Inoltre, si precisa che i circa 100 branchi riportati nell’articolo si stimano per tutta la catena alpina, non per le Alpi italiane, in cui se ne contano meno della metà.

Si precisa inoltre che, come misura preventiva, tra le altre, la Provincia Autonoma di Trento mette a disposizione recinzioni elettrificate secondo due modalità, comodato d’uso gratuito e finanziamento. Il finanziamento è fino al 60%, se per opere rivolte alla tutela di bovini od equini e fino al 90% se per ovicaprini e apiari.

Riguardo invece alla modifica delle abitudini in relazione alla presenza dei grandi carnivori in un territorio, al fine di ridurre il rischio di eventuali atteggiamenti aggressivi nei confronti dell’uomo, si precisa che esse riguardano sostanzialmente la coesistenza con l’orso (ed in particolare con le femmine accompagnate da piccoli dell’anno). Si ricordano a questo proposito i link utili delle pagine ufficiali della Provincia autonoma di Trento e del progetto Life Wolfalps, relativamente alla presenza e distribuzione di lupo e orso in Trentino, alla loro vera o presunta pericolosità e ai corretti comportamenti da mantenere in caso di incontro: