Il presidente Fugatti: “Strumento che permette al personale di operare in sicurezza. Siamo il primo territorio in Italia a rendere operativa questa dotazione”
Spray anti-orso, le “regole d’ingaggio” per il corpo forestale trentino
La Provincia autonoma di Trento ha infatti immediatamente dato attuazione alla disciplina contenuta nella norma statale – ovvero adottando il decreto non appena pervenuti i pareri dei ministeri competenti, ambiente e salute – e provvedendo a stretto giro all’adozione della delibera che permetterà entro pochi giorni l’emanazione con regolamento che sarà pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Trentino Alto Adige.
Nel frattempo il corpo forestale sta provvedendo all’acquisizione delle bombolette spray. “Il Trentino – aggiunge il presidente Fugatti – si configura così come il primo territorio in Italia ad aver regolamentato le caratteristiche e le regole di utilizzo di questo strumento di autodifesa per gli agenti forestali”. I dispositivi contenenti lo spray anti-orso - una prima dotazione sarà di un centinaio di bombolette - saranno inizialmente presi in carico dall’armeria del Corpo forestale e successivamente, dopo la formazione degli operatori, saranno consegnati ai vari reparti ovvero alle stazioni forestali i cui territori di competenza sono interessati dalla presenza dell’orso.
Riguardo alle “regole d’ingaggio”, si stabilisce che “il porto dello spray anti-orso avviene nei periodi e nelle attività connesse alla gestione dell’orso, in particolare nelle attività di presidio e di dissuasione nei confronti di animali confidenti, di rilievo danni, di sopralluoghi a seguito di investimenti stradali o di interazioni con l’uomo, nonché in tutte le fasi di cattura e gestione di orsi, e in ogni caso, in tutte le attività d’istituto in cui il personale del Corpo forestale trentino opera nell’ambito delle aree geografiche interessate dalla presenza dell’orso, comprese le attività di supporto nella ricerca di persone disperse”.
“Lo spray anti-orso – precisa ancora il regolamento – può essere usato solo in luoghi aperti, in situazioni di necessità o per attività di presidio e di dissuasione nei confronti di animali confidenti”.
C’è poi un articolo che disciplina la formazione per il personale del Corpo che lo avrà in dotazione.
(sv)