Giovedì, 03 Novembre 2016

Settembre e ottobre 2016

Report mensile

Il periodo autunnale è stato caratterizzato da abbondante disponibilità di risorse alimentari di origine naturale per l’orso (faggiola, sorbo e nocciole soprattutto), il che ha contribuito a ridurre il numero di danni nonché, probabilmente, la mobilità e l’avvistabilità dei plantigradi. 
Ciò è divenuto più evidente in particolare nella seconda metà di ottobre, durante la quale si è registrato un significativo calo di segnalazioni. 

Per quanto concerne l’orso rinvenuto morto a Lover in val di Non lo scorso 12 ottobre, di cui si è già dato notizia, l’Istituto Zooprofilattico delle tre Venezie ha individuato nell’avvelenamento la causa di morte. Hanno trovato dunque conferma le ipotesi subito avanzate al momento del ritrovamento della carcassa. Il principio attivo risultato presente è l’Endosulfan, insetticida e acaricida organoclorurato, vietato nell’Unione Europea a partire dal 2012, già utilizzato in occasione dei due precedenti casi di avvelenamento.
La Procura della Repubblica sta conducendo indagini per risalire al responsabile del reato. 

Sono stati raccolti la maggior parte dei campioni organici necessari al monitoraggio genetico 2016 della popolazione di orsi; i risultati delle analisi condotte sugli stessi dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) saranno disponibili nel corso della prossima stagione invernale e verranno resi noti attraverso gli ormai tradizionali canali di informazione. 

Nello stesso periodo saranno disponibili anche i dati principali relativi al monitoraggio genetico del lupo. A questo riguardo vale la pena ricordare che la presenza di una coppia in alta val di Non ha avuto riscontro anche negli scorsi due mesi, soprattutto in seguito ad alcuni avvistamenti da parte di cacciatori. 

Foto: Bosco con faggio; Claudio Groff – archivio Servizio Foreste e fauna PAT

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