Il confronto tra l’assessore alle foreste Zanotelli e i portatori di interesse
Orso, sistema Trentino unito: servono nuovi strumenti per la gestione
Il futuro della montagna, considerata la ricchezza più grande del Trentino, si gioca (anche) sul contenimento dell’orso e del lupo. Guardando al grande predatore - che è stato reintrodotto sul territorio trentino nell’ambito del progetto Life Ursus (conclusosi nel 2004) - è stato messo in luce come la Provincia autonoma di Trento non operi in un’ottica di umanizzazione dei singoli esemplari. Il cui numero deve essere sostenibile per il territorio: ad oggi, oltre 100 orsi si spostano infatti in un’areale pari a circa 1.500 chilometri quadrati: un terzo dell'estensione complessiva del Trentino.
L’assessore Zanotelli ha ribadito la posizione dell’Amministrazione, garantendo la propria disponibilità al confronto anche con le singole categorie in caso di proposte costruttive. Il radiocollare - è stato spiegato - non è uno strumento valido per la prevenzione e presenta criticità oggettive per la conformazione degli animali da monitorare e per la capacità di questi esemplari di sfilarsi l’apparecchio Gps con una certa facilità. Ai fini dell’efficacia delle azioni di dissuasione messe in campo dal Corpo forestale trentino, si è osservato come lo sparo di pallettoni di gomma nella stragrande maggioranza dei casi non cambi il comportamento degli orsi confidenti e dovrà necessariamente lasciare spazio allo spray anti-orso. Uno strumento sul quale si sono espressi favorevolmente Viminale e Ispra e che ha un’efficacia del 95% nel rendere diffidenti gli esemplari che si avvicinano agli insediamenti. Intanto, prosegue il piano di sostituzione dei cassonetti avviato nel 2020 con i territori della Paganella e della Val di Sole e sarà completato nel 2028, secondo quanto previsto dal piano rifiuti.
“Di fronte ai plantigradi pericolosi, l’unica soluzione percorribile è quella dell’abbattimento, così come avviene in altri Paesi europei e in Nord America. Ne va della convivenza tra l’uomo e questi animali” ha evidenziato Zanotelli. Proseguirà infine l’attività di prevenzione con la necessaria informazione: “Gli strumenti ci sono e sono stati approntati dai Servizi foreste e faunistico con la collaborazione dell'Ufficio stampa. L’invito rivolto alle categorie economiche è di favorire la diffusione del materiale: ci sono video e depliant adatti anche per i social. È necessario l’impegno di tutti”.
(a.bg)