L'importante condivisone all'interno del Tavolo di confronto con le categorie economiche più esposte ai danni
Orso e grandi carnivori: definiti i valori ed i criteri per gli indennizzi dei danni
La possibilità per la Provincia di concedere indennizzi per i danni arrecati dall'orso bruno o da altri grandi carnivori è prevista dalla legge provinciale 9 dicembre 1991, n. 24 sulla protezione della fauna selvatica e l'esercizio della caccia. La definizione dell'entità del danno spetta, in base alla legge, al dirigente del Servizio competente in materia di fauna selvatica, facendo riferimento al valore di mercato del bene danneggiato. "In relazione all'evoluzione delle casistiche riscontrate, nonché all'esperienza tecnica maturata in questi anni - spiega il dirigente del Servizio Foreste e fauna - si è ritenuto opportuno definire i criteri per la quantificazione dei danni concordandoli preventivamente con i rappresentanti delle categorie economiche maggiormente esposte agli stessi."
A questo proposito l'Amministrazione provinciale ha istituito, già dal 2011, un Tavolo di confronto con le categorie maggiormente esposte ai danni da orso o da grandi carnivori (allevatori, apicoltori, agricoltori), che si riunisce periodicamente al fine di informare ed aggiornare i rappresentanti, effettuare un bilancio dei risultati acquisiti, discutere i criteri per la quantificazione degli indennizzi, nonché ascoltare le esigenze manifestate dalle categorie stesse in relazione alle tematiche sopra esposte. Tutto ciò all'insegna di un processo partecipativo che la Provincia ritiene di fondamentale importanza per favorire la ricerca di una coesistenza tra i grandi carnivori alpini e le attività economiche dell'uomo, che in quell'ambiente opera e vive.
Il Tavolo è coordinato dal Servizio Foreste e fauna della Provincia; ad esso aderiscono rappresentanti della Federazione provinciale allevatori, della Coldiretti Trento, dell'Associazione produttori ovi-caprini, del Servizio Agricoltura della Provincia, nonché di diverse associazioni di apicoltori (Apicoltori Trentini, Apicoltori val di Sole, Pejo e Rabbi, Apicoltori Fiemme e Fassa, Apicoltori Valsugana e Lagorai, Apicoltori Vallagarina). Categorie economiche che hanno condiviso i criteri e le quantificazioni proposte, concordando anche sulla loro validità a tempo indeterminato, vale a dire sino a che non si riterrà opportuno aggiornarli.
Va peraltro rilevato che viene fatta salva la necessità di garantire comunque un margine di adattamento e flessibilità operativa che consenta di affrontare in modo adeguato tutte le diverse tipologie di danno che potranno palesarsi, poiché l'esperienza registrata negli anni evidenzia che non è possibile codificare a priori e nel dettaglio tutte le possibili situazioni che poi si verificano nella realtà."
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