Martedì, 14 Agosto 2007

Orso bruno: in Svizzera catturato un giovane maschio. Il radiocollare consentirà di seguirne i movimenti

In stretto contatto con i tecnici del Servizio foreste e fauna della Provincia

Un’operazione condotta con successo, che trova soddisfatti anche i tecnici della Provincia autonoma di Trento che hanno collaborato con i colleghi svizzeri fornendo informazioni sulla scorta dell’esperienza maturata dopo il caso Jurka. Sono questi i primi commenti che giungono dal Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento all’indomani della cattura in territorio elvetico di un giovane orso maschio.

La cattura di quello che probabilmente potrebbe rivelarsi come JJ3 (ma saranno le analisi genetiche a confermarlo) rientra nel quadro delle attività concordate nel corso di precedenti incontri (il più recente risale allo scorso maggio a Liechtenstein) fra le strutture faunistiche di vari paesi alpini che condividono le medesime problematiche.
Catturato nel tardo pomeriggio di domenica in alta montagna, nella zona sita tra i passi Albula e Julier, sopra San Moritz, l’orso è stato radiocollarato per monitorare i suoi spostamenti e facilitare così ogni eventuale intervento richiesto alle squadre di supporto per applicare le azioni di dissuasione più idonee in caso di avvicinamento dell’animale a zone abitate.
La collaborazione tra le autorità elvetiche e gli esperti è stata intensa in questi ultimi giorni: al successo dell’operazione ha contribuito senz’altro lo scambio di pareri (è stato prestato anche del materiale), ma anche i consigli offerti dai trentini che hanno maturato una lunga esperienza nelle fasi di gestione della presenza dell’orso bruno sul nostro territorio.
Secondo i tecnici del Servizio foreste e fauna della Provincia la possibilità di seguire con la telemetria satellitare l’orso offre più di un vantaggio. Anzitutto consente di studiare il comportamento di questi giovani maschi in dispersione. Nel caso in cui l’orso decidesse poi di ritornare in Trentino, gli uffici provinciali lo saprebbero in tempo reale grazie proprio alla trasmittente satellitare. Stesso dicasi in caso di un suo sconfinamento in Austria o Germania dove le rispettive amministrazioni saranno nelle condizioni di seguire l’animale. Da non dimenticare poi il fatto che la presenza del radiocollare costituisce anche un importante deterrente contro possibili azioni di bracconaggio nonché uno strumento utile alla prevenzione dei danni.

Comunicato 2315

ORSO