Ridotto a 20 il numero minimo di nuclei per la costruzione delle strutture. L’assessore Failoni: “Così sosteniamo l’agricoltura e la biodiversità”
Orsi e apicoltura, Bienenhaus per difendere le arnie
Le modifiche apportate dalle nuove disposizioni alla legge provinciale sono frutto del dialogo promosso dall’Amministrazione provinciale con il mondo agricolo. Anche la Federazione delle Associazioni di Apicoltori del Trentino aveva sollecitato la riduzione del numero minimo di arnie per la costruzione delle strutture protettive. Il provvedimento trova applicazione in tutti i comuni del Trentino occidentale e nelle altre realtà amministrative in cui sono stati accertati danni al patrimonio apistico da parte di plantigradi, ossia Canal San Bovo, Castello Tesino, Grigno, Imer, Ospedaletto, Predazzo, Primiero San Martino di Castrozza e Telve.
La Bienenhaus è una struttura in legno autoportante, elevata su un basamento che la solleva rispetto al livello del terreno. Questo manufatto viene utilizzato in altri Paesi europei con problematiche simili a quelle vissute in Trentino e rappresenta una valida soluzione per prevenire i danni causati dai grandi carnivori, garantendo la sicurezza degli apiari.
Con questa novità, il Trentino ribadisce il suo impegno nel coniugare le necessità della biodiversità e dell’agricoltura in un equilibrio che favorisca la crescita e la sicurezza del settore apistico.
(a.bg)
