Ordinanza di abbattimento per l’orso responsabile dell’aggressione sul Monte Peller
"E’ chiaro che un episodio del genere, che si aggiunge a numerosi altri casi di plantigradi confidenti che entrano sempre più spesso nei centri abitati a fondo valle, ci impone di avviare una riflessione sulla situazione presente sul nostro territorio. In Trentino ci sono fra gli 82 ed i 93 esemplari a cui si aggiungono i nuovi cuccioli. Questi numeri mettono in dubbio la possibilità di convivenza dell’orso con l’uomo. Quindi sottoporremo questa situazione al ministro Costa per avviare una discussione sulla prospettiva gestionale degli orsi che sta diventando sempre più insostenibile. Vogliamo dialogare con il Ministero, sapendo comunque – ha concluso il presidente che in tarda mattinata ha visitato all’Ospedale di Cles l’uomo rimasto ferito dall'attacco dell’orso – che noi abbiamo una legge, la 9 del 2018, che ci consente ampi margini di manovra sulla gestione dei grandi carnivori".
“E’ stato davvero un brutto episodio – ha aggiunto l’assessore Zanotelli – sono stata anch'io ieri sera a trovare le persone coinvolte, che erano in forte stato di shock. Speriamo che possano riprendersi al più presto, naturalmente da parte della Provincia vi sarà il massimo sostegno nei prossimi giorni. La Giunta provinciale fin dall'inizio della legislatura – ha detto l’assessore – ha avviato una serie di interlocuzioni con il Ministero e con altre regioni dell’arco alpino sul tema dei grandi carnivori, ponendo la questione di una gestione più diretta da parte degli enti territoriali, anche a tutela della pubblica sicurezza. Impegno sul quale procederemo nei prossimi mesi".
Il dirigente generale Romano Masè ha spiegato che gli agenti della Forestale hanno fin da subito avviato un’azione di presidio del territorio dove è avvenuta l’aggressione, di informazione alle persone che vivono nella zona e nel contempo sono stati inviati al laboratorio della Fondazione Mach gli abiti delle due persone ferite, che serviranno ad identificare l’animale attraverso l’esame del DNA. Al momento, è stato detto, non si sa se si tratti di un maschio e o di una femmina.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Giovanni Giovannini, dirigente del Servizio foreste e fauna e Claudio Groff responsabile grandi carnivori.
L'intervista al presidente Fugatti