Gli orsi sono rimasti attivi nelle prime tre settimane provocando ancora qualche danno, ma riducendo drasticamente i movimenti nell’ultima decade, nel corso della quale le segnalazioni sono andate quasi scomparendo. Ciò fa ritenere che a partire dalla seconda metà del mese quasi tutti gli animali fossero in fase letargica o quanto meno avessero ridotto di molto gli spostamenti e le relative attività. Questa tempistica è analoga a quella registrata negli anni scorsi e aderente alle informazioni riportate in bibliografia relativamente all’ambiente alpino.
Sporadiche segnalazioni pervenute ancora all’inizio di dicembre (Paganella, Sporeggio, Brenta meridionale)  fanno comunque ritenere che anche quest’anno singoli individui siano rimasti attivi più a lungo posticipando (se non rinunciando) l’inizio del letargo.

Foto: Orso in inverno sulla neve – Foto C. Frapporti – Archivio Servizio Foreste e Fauna