Mercoledì, 12 Settembre 2012

Marcato con radiotrasmittenti auricolari l'orsetto del Baldo

Il giovane orso che da tempo gravita sul monte Baldo trentino è stato catturato la notte tra il 10 e l’11 settembre dai forestali del Servizio Foreste e Fauna al fine di dotarlo di marche auricolari radio trasmittenti (il soggetto è troppo giovane per portare un radiocollare), che ne consentano un monitoraggio più intensivo.

La cattura è avvenuta mediante una trappola tubo in località Dossioli nel comune di Avio, sul versante atesino del monte Baldo trentino, a circa 1300 metri di quota.

Innanzitutto è stato possibile confermare con certezza che, come si riteneva, si tratta del soggetto denominato M11 la cui storia particolare è riassunta a pag. 15 del Rapporto orso 2011.

L’animale è apparso in buone condizioni di salute pur essendo di dimensioni un po’ ridotte rispetto ai coetanei (ha un anno e mezzo di età). Il peso registrato è di 63 kg.

Il giovane orso, entrato nella trappola tubo nelle prime ore della notte, è stato sedato dalla squadra catture, che era presente sul posto assieme al veterinario, e dotato di due marche auricolari di colore giallo che, oltre a renderlo riconoscibile a distanza, trasmettono su frequenza radio VHF e dunque consentono la localizzazione dell’animale mediante la radiotelemetria.

Considerato che lo scopo principale della cattura era quello di facilitare eventuali interventi di contrasto nel caso in cui l’animale continuasse a manifestare eccessiva confidenza con l’uomo, il rilascio è avvenuto alle prime luci dell’alba effettuando proprio un’attività di dissuasione (spari con munizioni in gomma ed inseguimento da parte di due cani da orso).

L’auspicio è che l’esperienza vissuta in questo frangente e le attività di dissuasione che potranno essere condotte in futuro contribuiscano a rendere l’animale più schivo nei confronti dell’uomo. Certo rimane concreta la possibilità che gli atteggiamenti poco selvatici manifestati nel corso degli ultimi tempi perdurino nonostante tutto, come dimostrano esperienze condotte all’estero e la bibliografia disponibile al riguardo. In questo senso rimane assolutamente importante che l’animale non venga attirato in alcun modo con esche alimentari o altro e che non venga avvicinato dall’uomo per nessuna ragione.

L’orso M11 durante le fasi della cattura – Foto Valter Calvetti - Archivio Servizio Foreste e Fauna Provincia Autonoma di Trento

ORSO