Domenica, 31 Luglio 2005

Luglio 2005

Report mensile

La presenza dell’orso è stata confermata più o meno in tutte le aree classiche di frequentazione della specie del Trentino occidentale. I danni registrati non sono stati particolarmente numerosi (val di Concei, m.ga Valandro, Cavizzana e m.ga Campa le aree maggiormente interessate). La presenza della femmina con i 3 piccoli dell’anno è stata confermata (avvistamento il giorno 20 nei pressi di Molveno).
 La segnalazione più particolare proviene invece dalla Svizzera dove è stato avvistato per la prima volta domenica 24 luglio un esemplare di orso nella zona del P.so del Forno, in Engadina, a ridosso del confine con Bolzano. Successivamente (il giorno 28) la presenza è stata confermata grazie alla fotografia (a lato) realizzata sempre nella zona del P.so del Forno, da uno studente. L’orso mancava dalla Svizzera da circa un secolo e la notizia ha fatto immediatamente il giro della Confederazione elvetica. Con ogni probabilità si tratta dello stesso animale che dalla val d’Ultimo si era recentemente portato nelle zone di Solda, Val di Cengles e Prato allo Stelvio. Al momento non si è ancora potuto identificare geneticamente l’esemplare in questione.
 Grazie alle analisi di laboratorio su campioni organici (peli, feci) si è potuto invece risalire all’identificazione, tra gli altri, dei soggetti che questa primavera hanno gravitato nelle aree dell’Alto Adige e del Bresciano vicine ai confini provinciali. Si tratta di giovani maschi nati lo scorso anno.
 L’orso che gravita nell’area del Trentino sud-occidentale con sconfinamenti nella provincia di Brescia (Bagolino, Caffaro) è risultato essere un figlio maschio di Daniza; l’esemplare presente nell’Alto Garda bresciano risulta invece essere il secondo figlio maschio di Jurka.
 Sia gli spostamenti effettuati dall’esemplare che ha raggiunto il territorio svizzero che quelli dei giovani maschi citati rientrano nel normale uso del territorio da parte dell’orso. 

ORSO