Lunedì, 12 Agosto 2024

LUGLIO 2024

ORSO - Nel mese di luglio 2024 gli avvistamenti di orso (fototrappolaggi esclusi) segnalati dalla cittadinanza alle strutture competenti sono stati 46, in media 1,4 al giorno. Di questi, 14 (30%) sono da ascrivere alla sola orsa denominata KJ1, accompagnata da 3 piccoli dell’anno. Il 16 luglio, come noto, in conseguenza di un incontro ravvicinato a sorpresa nei boschi di Dro l’orsa ha attaccato e ferito un escursionista. La sera del 23 luglio l’animale è stato catturato e radiocollarato; il 30 luglio è stata data esecuzione al decreto di abbattimento dell’esemplare, sul quale ISPRA aveva in precedenza emesso parere positivo. L’area è tuttora monitorata, sulla base di specifiche linee guida per la gestione dei piccoli privi di madre elaborate nel 2014.

Un caso particolare riguarda l’orsa F12, esemplare di 13 anni la quale, accompagnata da almeno un piccolo dell’anno, il 10 luglio si è resa protagonista di un falso attacco piuttosto deciso ai danni di una famiglia di turisti in passeggiata lungo una strada forestale lungo il lago di Molveno; il 17 luglio poi, al comparire di un mountain biker in discesa lungo un sentiero nel bosco nei pressi di Ciago, l’orsa ha rincorso lo stesso per alcune decine di metri. Il 20 luglio, poco lontano dal sito dell’inseguimento al biker, un escursionista locale ha rinvenuto le spoglie di un’orsa adulta e di un piccolo dell’anno, uccisi da un altro orso (con ogni probabilità un maschio adulto). Le analisi di FEM hanno in seguito stabilito che si trattava proprio dell’orsa F12. La sera del 20 e poi il 23 luglio, alla periferia di Vezzano, non lontano dal luogo di rinvenimento dell’orsa e del cucciolo predati, è stato osservato un piccolo dell’anno non accompagnato. Il materiale genetico reperito sul posto da un’unità cinofila potrà forse stabilire se il soggetto sia un altro piccolo di F12, sfuggito all’infanticidio. Il personale forestale sta tenendo monitorata la situazione. 

Interazioni di questo tipo sono del tutto naturali nella specie; occasionalmente, infatti, nel corso di combattimenti in difesa della prole, le orse possono subire ferite gravi, talvolta letali, proprio da maschi che stanno tentando di uccidere i piccoli per indurre nelle femmine stesse un nuovo calore. Si coglie l’occasione per ricordare le norme di corretta prevenzione/gestione degli incidenti e, ancora una volta, sottolineare l’impegno dell’amministrazione provinciale per arrivare alla legalizzazione del Bear Spray, dispositivo di comprovata efficacia dissuasiva che potrebbe incrementare nettamente la sicurezza, e di conseguenza la tranquillità di quanti, per lavoro o per diletto, frequentano gli ambienti di presenza dell’orso bruno.

La sera del 30 luglio un piccolo dell’anno è morto dopo essere stato investito da un veicolo tra Andalo e Molveno. 

Sul fronte dei danni sono 33 quelli da orso registrati nel mese di luglio sul patrimonio agricolo oppure su apiari, pollai, ovicaprini, recinzioni. Episodi di danno di particolare rilievo, in quanto non particolarmente comuni, hanno riguardato alcune predazioni a carico di bovini al pascolo presso alpeggi in sinistra orografica della Val Rendena. Infine, come già a giugno, un singolo esemplare di orso in fase di spostamento esplorativo in Trentino orientale (area dove la specie non è presente) ha cagionato alcuni danni al patrimonio apistico, nell’ordine il 3 luglio in Val Ceremana (Lagorai nord orientale), il 5 e il 7 a Imer (Primiero), il 9 sul territorio di Castello Tesino e il 15 tra Grigno e Tezze, in bassa Valsugana. I successivi indici di presenza del soggetto provengono dal Feltrino (BL), in territorio veneto.

LUPO - Gli avvistamenti di lupo nel mese di luglio sono stati pochi; un paio di essi (nei pressi di Cavalese e in Val d’Ambiez, Brenta meridionale) hanno riguardato singoli esemplari piuttosto confidenti. Come di consueto nella stagione estiva sono aumentati i tentativi di predazione e (ad esempio su un alpeggio di Moena, dove un branco di lupi ha insistentemente manifestato interesse per un gregge protetto da pastore, reti elettrificate e cani ed a malga Movlina in alta val d’Algone) e le predazioni a carico del bestiame da reddito monticato in quota. I domestici più colpiti sono stati in grande maggioranza gli ovicaprini, ma sono stati predati anche un asino, un alpaca e tre bovini (due dei quali in Lessinia, località storicamente interessata da predazioni cronicizzate da lupo di questo tipo, eventi che nel resto delle Alpi costituiscono invece delle eccezioni).

LINCE E SCIACALLO DORATO - il 15 luglio è stato avvistato un presunto sciacallo dorato nei pressi di Povo (collina di Trento). Nessuna segnalazione di lince, al momento ritenuta non presente in provincia.

LINCE - LUPO - ORSO - SCIACALLO DORATO