Venerdì, 07 Agosto 2020

LUGLIO 2020

Per quanto riguarda gli orsi si sono registrati diversi eventi di danno per lo più di lieve entità (su ciliegi, susini, apiari, pollai), ma in qualche caso i danni hanno riguardato anche animali da reddito (ovicaprini, asini). Si registrano alcune visite a cassonetti dell’umido o cestini dell’indifferenziato, in particolare in Val di Sole e, soprattutto, sull’altopiano della Paganella, dove è attivo un giovane orso particolarmente confidente, per il quale sono in atto azioni mirate alla cattura per dotarlo di radiocollare.
Le segnalazioni di avvistamenti relativi agli orsi sono state numerose, sia a seguito della visibilità, anche in orari diurni, di alcuni individui più confidenti della media, filmati e fotografati a margine del bosco o nei pressi di strutture antropiche (ristoranti, rifugi, baite situate in zone boscate, es. in destra Val di Non, altopiano della Paganella, Val di Genova, Calino di Tenno e S. Giovanni al Monte di Arco), sia, più in generale, anche e soprattutto a seguito del progressivo incremento di frequentazione antropica della montagna (da parte di residenti e di turisti) tipico dei mesi estivi.
In relazione a tali avvistamenti si sottolineano ancora una volta due aspetti da tenere particolarmente in considerazione.
Il primo riguarda la necessità di evitare che gli orsi siano attirati da cibo o rifiuti, lasciati incautamente a loro disposizione. Si raccomanda quindi a quanti utilizzano le aree pic nic, ai proprietari di baite e seconde case, ai gestori di rifugi e di bar/ristoranti situati in ambienti boscati, ai sindaci e in generale a chi in Trentino occidentale si occupa della gestione dei rifiuti, di fare in modo che cibo e rifiuti restino sempre al di fuori della portata degli orsi.
Il secondo aspetto riguarda gli incontri ravvicinati. In caso di avvistamenti di orsi, si raccomanda di evitare di avvicinarsi e/o di permanere vicino ad essi (magari per riprenderli con lo smartphone), anche quando questi paiono tranquilli e a loro agio. Più in generale, muovendosi a piedi o in bicicletta nell’ambiente di presenza degli orsi, si raccomanda di farsi sentire per tempo, in modo di evitare incontri ravvicinati a sorpresa. Qualora questi si verifichino, e in particolar modo qualora l’orso coinvolto manifesti agitazione o aggressività (ciò vale a maggior ragione per le femmine accompagnate da piccoli), è opportuno sforzarsi di mantenere la calma e retrocedere lentamente, o rimanere immobili. Vanno evitati atteggiamenti scomposti o minacciosi all’indirizzo di un orso che manifesti aggressività a seguito di un incontro a sorpresa.
Il giorno 27 luglio, l’orso M49 è evaso per la seconda volta dal recinto di Casteler. L’animale è dotato di radiocollare; è prevista la ricattura dello stesso. Nella notte tra il 28 e 29 luglio, infine, sul versante solandro del Peller è stata catturata e radiocollarata un’orsa matura accompagnata da tre cuccioli, in seguito identificata geneticamente da FEM come JJ4, l’orsa che il 22 giugno scorso ha ferito due persone sulla Montagna di Cles.
Passando al lupo, in questo periodo dell’anno calano gli avvistamenti diretti e i rinvenimenti di indici di presenza o di fauna selvatica predata; tuttavia, con l’arrivo del bestiame in alpeggio, in estate aumentano le predazioni su domestici: a luglio si è registrato un netto incremento degli eventi di danno. In particolare, si sono registrate predazioni (soprattutto su patrimonio ovicaprino, ma anche in qualche caso a danno di asini e giovani bovini) in Valfloriana, sull’altopiano di Marcesina, sul Carega, in Val Cadino (Lagorai), al Passo Brocon, in Val dei Mocheni, in Valsugana, nel Primiero, in Val di Fassa, in Val di Sole; il caso più eclatante proviene da Trambileno, dove un gregge di pecore, inseguito da due lupi, si è ammassato in un canalone: nel corso dell’evento si è registrata la perdita di 45 capi ovini per ferite indirette dovute alla fuga.
Il rapido ritorno del lupo sull’intero territorio provinciale implica un crescente impegno da parte di tutti, amministrazioni, allevatori e hobbisti, nella custodia degli animali al pascolo più esposti alle predazioni (ovicaprini, bovini più giovani di quindici mesi, asini), in particolare nelle ore notturne. In proposito si ricorda che, come già da molti anni avviene per l’orso, anche per il lupo è possibile richiedere all’Amministrazione provinciale opere di prevenzione (recinzioni elettrificate) in comodato d’uso gratuito o, in alternativa, il finanziamento per l’acquisto diretto dei materiali necessari alla costruzione delle recinzioni stesse, o di cani da guardianìa appartenenti a razze idonee. Per maggiori informazioni, si prega di contattare le Stazioni forestali competenti.
Per quanto riguarda la lince B132, infine, non sono sono pervenute ulteriori segnalazioni nel mese in oggetto.

TERRITORIO LINCE - LUPO - ORSO



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