Venerdì, 01 Luglio 2011

Dopo le cure cui è stato sottoposto e che gli hanno permesso di recuperare peso, torna nei boschi

L'orsetto della Val Rendena lascia il ricovero del Casteller

Ha recuperato in poche settimane il suo peso forma ed ora il piccolo di orso bruno, recuperato nella serata del 23 maggio in Val Rendena dagli uomini del Corpo Forestale trentino, ha potuto riguadagnare lo spazio aperto. E' stato infatti rilasciato questa mattina nel Brenta Meridionale. Termina così il ricovero del cucciolo nell’area faunistica del Casteller che, come si ricorderà, si era reso necessario visto il suo ormai frequente e solitario stazionamento nel fondovalle urbanizzato della Valle Rendena, tra Villa Rendena e Verdesina, in corrispondenza della strada provinciale che aveva attraversato diverse volte mettendo a rischio la propria incolumità e quella delle persone in transito.

La presenza dell’animale era stata oggetto di comprensibile curiosità da parte dei residenti e il personale forestale è intervenuto diverse volte per far sì che il cucciolo riguadagnasse la via del bosco e raggiungesse contesti ambientali più idonei.
Al momento della cattura il cucciolo si presentava in condizioni fisiche debilitate (minuto e sottopeso, soli 7 kg, e con un atteggiamento prostrato e poco energico, tanto che la cattura è risultata piuttosto semplice) tali da rendere del tutto improbabile la sua autonoma sopravvivenza in natura. Il cucciolo, da quando è stato collocato nell’apposita struttura esistente presso il Centro vivaistico-forestale del Casteller, è stato costantemente seguito da personale forestale esperto e da un veterinario. Le tabelle di alimentazione, desunte da organizzazioni nordamericane che si occupano dell’allevamento di orsi orfani e dai consigli di altri esperti, sono state indirizzate al recupero di uno stato nutrizionale soddisfacente, evitando nel contempo l’insorgenza di problemi digestivi. La risposta è stata ottima tant’è che il cucciolo ha più che triplicato il proprio peso corporeo nell’arco delle sei settimane di permanenza al Centro del Casteller.
L’attenzione che è stata posta nella sua cura, con riguardo in particolare agli aspetti alimentari e comportamentali, confortata dalle esperienze condotte in situazioni similari in altri Paesi, hanno consentito di reimmettere in natura l’orsetto.
Il recupero e la reimmissione sono infatti avvenuti in una precisa fase biologica della vita dell’animale, proprio per evitare modifiche delle caratteristiche comportamentali tipiche della specie e in modo particolare la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo.

Comunicato 1822

ORSO