L’operazione è stata condotta ieri sera ad opera degli uomini del Corpo Forestale Trentino
L'orsa DJ3 catturata e trasportata nell'area faunistica del Casteller
Eseguita l’ordinanza del Presidente della Provincia
Con la cattura di DJ3 si è applicato il provvedimento, contingibile ed urgente, del presidente della Provincia autonoma di Trento del 18 marzo che ordinava la rimozione dell’esemplare in considerazione della sua pericolosità per l’incolumità e la sicurezza pubblica. L'orsa, infatti, aveva ripetutamente visitato alcuni centri abitati del Trentino, nonostante le numerose attività di dissuasione condotte nei suoi confronti nell’ultimo triennio. Il più recente episodio è stato la predazione di pecore avvenuta in pieno giorno a ridosso dell’abitato di Fisto, nel comune di Spiazzo Rendena.
Per catturare DJ3 gli uomini del Corpo Forestale Trentino si sono avvalsi di una “trappola a tubo” (in acciaio, diametro 1,20 metri) che, scattando, consente di rinchiudere l’animale all’interno con elevati standard di sicurezza sia per gli operatori che per l’orso. È la prima volta che questa metodologia di cattura, diffusa in nord-America, viene applicata con successo in Trentino e sulle Alpi.
Oltre a DJ3, lunedì 16 maggio è stato catturato, radiocollarato per motivi di monitoraggio/studio e prontamente rilasciato sul posto, un ulteriore orso. L’esemplare, la cui identità sarà chiarita mediante le analisi genetiche, è risultato essere di sesso femminile, di età adulta ed in ottime condizioni di salute.
Il Protocollo che la Provincia sta applicando prevede tra l'altro tutte le misure che da una parte garantiscono la buona riuscita e la gestione del progetto "Life Ursus", non rinunciando dall'altra all'importantissimo obiettivo di assicurare l'incolumità delle persone e la tutela dei beni patrimoniali.