Jurka si alimenta con la carcassa di mucca. "E' un comportamento naturale dell'orso"
Il Servizio foreste e fauna precisa il fatto di Malga Tuena in val di Tovel
“Il fatto che un’orsa accompagnata dai propri cuccioli si alimenti su carcasse rinvenute nel bosco, eventualmente anche di animali domestici, costituisce un comportamento del tutto naturale dell’orso. Il plantigrado è infatti un necrofago, vale a dire un animale specializzato nel rinvenimento, tramite un olfatto finissimo, degli animali morti. Con ogni probabilità anche la mucca visitata dall’orsa in val di Tovel è stata semplicemente rinvenuta da Jurka”.
E’ questa la precisazione che arriva dal Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, in merito ai fatti di Malga Tuena in val di Tovel, dove l’orsa Jurka e i tre cuccioli sono stati avvistati mentre si cibavano della carcassa di una mucca, morta a seguito della caduta in un dirupo.
“Oltre alla mancanza di elementi che possano far pensare ad una responsabilità dell’orsa – proseguono i responsabili del servizio provinciale che seguono da anni e in maniera costante gli orsi bruni presenti in Trentino -, i casi di predazione nei confronti di bovini da parte dell’orso, soprattutto se si tratta di animali adulti, sono infatti pressoché inesistenti, come dimostrano anche tutti i dati raccolti in passato”.
Il caso in questione non ha costituito dunque una situazione di criticità che giustificasse l’intervento della squadra di emergenza, considerato anche il fatto che la carcassa si trova lontano da centri abitati o da stabili quali baite o malghe.
“Il personale forestale – prosegue la nota - ha fornito anche in questo frangente, con serietà e professionalità, il proprio supporto al pastore, rendendo disponibili tutte le informazioni al riguardo, svolgendo un sopralluogo che consentisse di accertare nel dettaglio la situazione e ponendo in atto le azioni conseguenti. Il Servizio Foreste e Fauna auspica che un atteggiamento di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti consenta di risolvere nel modo migliore la vicenda”.