Una nota del Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento
Jurka in cattività, alcune precisazioni
"L’orsa Jurka è stata trasportata circa due anni fa dal recinto di S. Romedio a quello, più vasto, del Casteler proprio per consentire ad una animale di provenienza selvatica condizioni migliori di esistenza.
Il recinto che l’ha ospitata in questi due ultimi anni è stato realizzato con la consulenza tecnica dell’ISPRA, avvalendosi dei criteri di realizzazione più avanzati a livello europeo, ed è stato approvato dal Ministero dell’Ambiente che ha cofinanziato l’opera prevedendo che la stessa possa ospitare in futuro fino a tre animali, provenienti dall’arco alpino italiano.
Indubbiamente per un animale nato e cresciuto in libertà un recinto, per quanto vasto esso sia, rappresenta, in ogni caso, una limitazione (ed in questo senso certamente ristretti appariranno all’orsa anche i sette ettari della Foresta Nera).
Ciò detto va peraltro ricordato che le condizioni di Jurka presso il centro del Casteler sono state costantemente monitorate; tali controlli hanno sempre evidenziato una buona salute fisica da parte dell’animale il quale godeva di una superficie (definita in termini di mq/orso) che non ha pari in Italia.
L’associazione “No alla Caccia”, che si è fatta promotrice dello spostamento dell’animale e la stessa Fondazione tedesca che ospita ora Jurka, hanno potuto visitare l’area in più di un’occasione negli scorsi due anni, potendo verificare in prima persona le condizioni dell’animale e dell’area stessa. In nessuna di queste occasioni è mai stata palesata un’opinione negativa come quella riportata dal sito tedesco e oggi dalla stampa.
Quanto all’”isolamento” nel quale l’animale è stato tenuto va ricordato che la scelta fu presa proprio in accordo con l’associazionismo ambientalista che spinse affinchè l’orsa non diventasse un fenomeno mediatico e potesse godere della maggiore tranquillità possibile.
In considerazione di quanto sopra stupisce che, all’indomani della conclusione di una proficua fase di collaborazione tra l’Amministrazione provinciale e le associazioni suddette, vengano espresse considerazioni come quelle riportate oggi".