Dopo l’orsetto travolto in Val Rendena la Provincia richiama al rispetto delle norme
Investimenti stradali di fauna selvatica: l'attenzione ai segnali e la bassa velocità un obbligo per tutti
Quasi 400 episodi all’anno in Trentino, un fenomeno che dipende dalla numerosità (oltre 50.000 ungulati) e mobilità degli animali e dall’estensione della rete stradale
Il continuo aumento della circolazione di veicoli – si spiega infatti al Servizio Foreste e Fauna - e l’estensione della rete stradale provinciale, accompagnati dalla grande mobilità che caratterizza la fauna selvatica e dalla sua consistenza numerica, hanno comportato nel tempo un incremento degli incidenti stradali in cui vengono coinvolti animali. Il fenomeno riguarda in particolare le specie più rappresentative della fauna di casa nostra, capriolo, cervo e camoscio, presenti sul territorio della provincia di Trento con oltre 50.000 capi. La statistica dice che gli investimenti di ungulati si verificano per lo più in corrispondenza dei mesi primaverili ed autunnali; quando maggiore è la mobilità degli animali.
In media nell’ultimo decennio sono stati registrati 390 investimenti l’anno. Fra gli altri mammiferi, significativi sono gli investimenti stradali di volpe, tasso, scoiattolo, lepre comune, faina. Investire un animale può avere conseguenze assai gravi per l’automobilista (in passato si sono verificati incidenti che hanno portato anche alla morte degli occupanti del veicolo investitore) al di là della taglia dell’animale investito. Talvolta è il tentativo di evitare l’investimento a provocare l’incidente, ma è ovvio che la violenza dell’impatto e le relative conseguenze sono direttamente proporzionali alla velocità tenuta dall’automobilista.
Al fine di limitare quanto più possibile il fenomeno, l’Amministrazione Provinciale sta promuovendo da tempo una serie di iniziative, adottando misure di segnalazione specifiche. Va da sé, naturalmente, che agli automobilisti e in generale a tutti gli utenti della strada va però richiesta attenzione quando si percorrono strade in cui è segnalata la possibilità di attraversamento da parte di animali selvatici, in particolare nelle ore notturne. Non si tratta di norme specifiche ma più semplicemente di rispettare quanto previsto dal codice della strada, limitando la velocità. Oltre a rappresentare la misura più efficace per la propria incolumità e per quella degli animali, tale comportamento responsabile può anche rappresentare un’occasione di osservazione degli animali stessi.
Occorre però sempre sapere che la reazione di un animale selvatico, se ferito, può essere del tutto imprevedibile. Ciò vale a maggior ragione nel caso di incidenti come quello a cui si è fatto riferimento all’inizio che coinvolgono esemplari di orso. Va detto a questo proposito che quanto avvenuto nella notte del 16 agosto, con numerose persone e curiosi fermi nelle vicinanze dell’orsetto ferito (che era accompagnato dalla madre), anche nel tentativo di effettuare riprese e fotografie, è un comportamento assolutamente scorretto. In tali situazioni, a garanzia della pubblica sicurezza e di un intervento efficace anche a favore degli animali investiti, è assolutamente necessario astenersi da interventi diretti e avvisare invece il personale preposto, quindi allontanarsi dal luogo dell’incidente una volta assicurato l’intervento da parte degli operatori.