Il decesso del cucciolo: gli accertamenti confermano la causa naturale
La diagnosi - effettuata da Claudio Pasolli assistito da Marco Bregoli, presente anche Ermanno Cetto del Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento – ha permesso di riscontrare una grave frattura della mandibola che si presenta separata in due tronconi, nonché diverse fratture sul cranio.
“La reazione cicatriziale – spiegano gli esperti - porta a ritenere che le fratture risalgano ad alcune settimane prima del decesso dell'animale. Lo stato della mandibola ha reso impossibile all'orso la masticazione: l'animale è sopravvissuto per alcune settimane perché si è alimentato per suzione, allattato dalla madre. Sul cucciolo è stata riscontrata inoltre una congestione polmonare e una gastro-enterite, originatasi a causa del deperimento del piccolo che, vista la gravità delle lesioni, non aveva comunque alcuna probabilità di sopravvivere”.
Secondo gli esperti dunque sarebbe da escludere l’ipotesi che l'animale abbia subito urti da veicolo, ne' tantomeno aggressione da parte di altri orsi o predatori selvatici. “Con tutta probabilità – conclude chi ha svolto gli accertamenti - il cucciolo si è procurato le lesioni a causa di una caduta. La perdita del capo pertanto è da attribuire a cause naturali”.