Martedì, 04 Luglio 2023

A Rovereto e in Lessinia incontri di confronto e approfondimento con rappresentanti dei tre territori dell'Euregio

Grandi carnivori: una due giorni per consolidare la cooperazione transfrontaliera su gestione e prevenzione

Il raccordo con le regioni e gli Stati confinanti ha un’importanza strategica anche per la gestione di specie ad alta mobilità quali l’orso bruno, il lupo e la lince. Per questo nel tempo si sono rafforzati e consolidati gli incontri sovraprovinciali e internazionali, che hanno visto anche la partecipazione dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. Dopo un primo appuntamento a Innsbruck nel 2021, i referenti politici e tecnici dei tre territori ieri e oggi si sono incontrati a Rovereto e in Lessinia per una due giorni di lavoro e reciproco confronto sui grandi carnivori alla presenza dell'assessore all'agricoltura, foreste, caccia e pesca della Provincia autonoma di Trento Giulia Zanotelli.
"L'obiettivo degli incontri di questi giorni va nella direzione di proseguire la cooperazione fra Trentino, Alto Adige e Tirolo sulla gestione di orso e lupo, un tema cruciale per le attività agricole e forestali nei territori di montagna e per la sicurezza di chi lavora e si muove nell'ambiente alpino. Ho avuto modo, tra l'altro, di presentare ai colleghi di Bolzano e Innsbruck le nostre proposte di revisione della legge provinciale 9 del 2018: la possibilità di agire con maggiore autonomia e anche in modo univoco rispetto alle norme attuali è un'esigenza sicuramente sentita da tutti e tre i territori", ha detto Zanotelli.
Presente anche la segretaria generale di Euregio Elisa Bertò, che ha commentato: "L'incontro di oggi sottolinea ancora una volta l'importanza di una istituzione come Euregio, nella sua capacità di affrontare i grandi temi con tutti i partner coinvolti, di tutti i territori che condividono la problematica. La forza transfrontaliera del GECT deve poter essere d'aiuto nel risolvere le sfide comuni".

Per la Provincia autonoma di Trento erano presenti anche alcuni referenti tecnici del Servizio faunistico Pat, fra i quali la responsabile dell'ufficio giuridico e amministrativo Laura Murru e il coordinatore del settore grandi carnivori Claudio Groff, oltre al dirigente Giovanni Giovannini che ha presenziato un incontro serale.
Dall'Alto Adige hanno partecipato l'assessore provinciale all'agricoltura, foreste, turismo e protezione civile Arnold Schuler, il dirigente Ripartizione Foreste Unterthiner Guenter e i referenti tecnici dell'Ufficio Economia montana e dell'Ufficio Caccia e Pesca della Provincia autonoma di Bolzano. Per il Tirolo erano presenti il vicepresidente del Land Josef Geisler, l'incaricato per Euregio Fritz Tiefenthaler e diversi rappresentanti dei dipartimenti tirolesi competenti in materia di diritto agrario, venatorio e veterinario. Presente anche il biologo della fauna selvatica dell'associazione venatoria tirolese Martin Just.
“La situazione per quanto riguarda i grandi predatori si è ampiamente modificata: era ben diversa rispetto all’attuale. Oltre all’orso, anche il lupo si è diffuso e ha raggiunto una densità molto elevata. C’è poi la questione dell’accettazione da parte degli allevatori e della percezione da parte della popolazione che è cambiata. A livello nazionale ci si sta muovendo poco, mentre ci sono provvedimenti dei territori Euregio che sono stati criticati. Oltre alla direttiva Habitat non è stata raggiunta una soluzione accettabile per Ispra. Andrebbe infatti maggiormente considerato il lavoro degli alpeggi e prevista la rimozione di orsi e lupi. Ringrazio perciò per la possibilità di questo incontro, perché ci sono molti punti da portare avanti in maniera congiunta per riuscire a raggiungere una soluzione comune”, ha detto l'assessore altoatesino Schuler.
Josef Geisler, vicegovernatore del Tirolo, ha ringraziato i partecipanti per l'opportunità di scambiare esperienze e ha sottolineato ancora una volta la necessità di rivedere la direttiva Habitat: "Lo status di protezione è diventato obsoleto. I grandi carnivori stanno mettendo in pericolo l'agricoltura di montagna. Abbiamo bisogno di basi legali per mantenere la popolazione entro un quadro ragionevolmente tollerabile. Al momento, anche le rimozioni individuali sono difficili. Ma poiché a Bruxelles si fa poco, è ancora più importante lavorare insieme tra i Paesi dell'Euregio e dell'Arge Alp".
Durante i lavori di lunedì a Rovereto, Groff ha illustrato lo status e la gestione di orso, lupo, lince e sciacallo dorato in Trentino, la gestione dei danni e della prevenzione, con le risorse finanziarie e umane a disposizione, i monitoraggi e i protocolli da attuare in caso di emergenza, con le squadre di reperibilità e intervento, il nucleo cinofilo e il supporto veterinario di Apss. Una parte è stata dedicata anche agli strumenti normativi e amministrativi e all'informazione attraverso il sito web, gli incontri pubblici, i materiali di comunicazione  (opuscoli, video, cartelli) e i comunicati stampa. Analoghe presentazioni sono state illustrate dai referenti di Alto Adige e Tirolo. Nella giornata di martedì sono state effettuate delle visite presso alcune malghe della Lessinia trentina che hanno installato recinzioni anti-lupo con fondi europei e impiegano cani da guardiania finanziati dalla PAT, oltre a momenti di confronto con gli allevatori e di approfondimento storico-paesaggistico e ambientale.

Fotoservizio e filmato a cura dell'Ufficio Stampa 

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(sil.me)

Comunicato 2000

LINCE - LUPO - ORSO