GIUGNO 2022
ORSO – Nel mese di giugno sono stati numerosi gli avvistamenti di orse accompagnate da piccoli dell’anno, anche in località finora non interessate da tali presenze (12-13 quelle sinora stimate). Trova quindi conferma il trend di espansione dell’areale stabilmente occupato dalle femmine già evidenziato nel Rapporto Grandi Carnivori 2021, con particolare riguardo alla porzione sud e ovest del Trentino occidentale, fin nei pressi dei confini con la Lombardia. Si ricorda l’importanza di prevenire per quanto possibile gli incontri ravvicinati a sorpresa con le orse accompagnate da piccoli, per evitare reazioni protettive a difesa della prole: si raccomanda di farsi udire per tempo mentre ci si muove in ambiente boscato. È possibile visualizzare le aree interessate dalle segnalazioni di orse con cuccioli sulla mappa costantemente aggiornata.
Come di consueto per il periodo, si sono registrati danni da orso, in particolare a carico di apiari e di pollai, ma anche altri patrimoni zootecnici. Per quanto riguarda i patrimoni agricoli i danni hanno interessato le ciliegie, con il prelievo di frutta ma anche, non di rado, la rottura di rami, di piccole piante o di teli che proteggono i cereseti dall’ingresso del parassita Drosophila suzukii. Anche a giugno una rilevante percentuale dei danni in particolare ai pollai è opera dei due fratelli di quatto anni M62 (maschio, attivo tra Val di Sole, Val di Non, altopiano della Paganella e alta Valle dei Laghi) e F43 (femmina, attiva tra Lomaso, Alto Garda e Ledro/Concei), entrambi radiocollarati, da tempo e monitorati in modo intensivo per la loro propensione a ricercare alimenti di origine antropica anche nei centri abitati e, soprattutto per quanto riguarda F43, per una marcata confidenza/accettazione della vicinanza umana.
Altro animale radiocollarato è l’orsa JJ4, particolarmente protettiva quando accompagnata da prole, già responsabile nel 2020 di un attacco ai danni di due persone - padre e figlio - mentre era accompagnata da due piccoli. L’ordinanza di rimozione dell’orsa, emanata nel 2020 dopo l’attacco sopra menzionato, è stata annullata da una sentenza giudiziaria. Quest’anno l’orsa è accompagnata da una nuova cucciolata e si è mossa nel suo home range, tra la Val Meledrio, la destra orografica della Val di Sole e la Montagna di Cles. Il fatto che l’orsa sia dotata di radiocollare non può di per sé scongiurare eventuali ulteriori incidenti pertanto si raccomanda a maggior ragione a quanti si muovono nelle aree frequentate da JJ4 (mappa riportata sotto) di farsi udire per tempo quando in movimento, sia a piedi che in bici.
Infine, l’ultimo animale dotato di collare radio e GPS è M78, giovane maschio investito e ferito in modo serio a Cressino il 14 maggio, e rilasciato nuovamente in natura il 6 giugno dopo un periodo di riabilitazione nella struttura provinciale del Casteler. Il percorso di calcificazione delle fratture di M78 è quindi proseguito in natura; l’animale ha dimostrato una grande mobilità, spesso frequentando aree impervie di media e alta quota nel Gruppo di Brenta. In tutto il periodo post rilascio il giovane orso ha costantemente evitato l’uomo e le strutture antropiche.
La mappa che indica le aree frequentate degli orsi radiocollarati è consultabile qui: https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Comunicazione/MAPPA-ORSI-RADIOCOLLARATI.
LUPO – Per quanto riguarda il lupo anche a giugno gli avvistamenti diretti e gli indici di presenza sono stati pochi. Tuttavia, con l’avvio della stagione di alpeggio, in varie località della provincia si sono verificati una decina di eventi di danno a carico di animali al pascolo (ovini ma anche giovani bovini). In qualche ulteriore caso tentativi di predazione a carico di bestiame da reddito sono stati sventati dalla presenza di pastori, dalle recinzioni elettrificate e/o dai cani da protezione.
In merito al ruolo dei cani da protezione/guardiania, si coglie l’occasione per ricordare che essi costituiscono un valido ausilio nella custodia del bestiame in alpeggio, che difendono da ciò che percepiscono come un potenziale pericolo. In tal senso, si raccomanda ai fruitori della montagna di evitare di avvicinarsi a bestiame protetto da questi cani di grande taglia, di allontanarsi lentamente (scendendo dalla bici se in bici) se i cani manifestano agitazione e, soprattutto, di tenere al guinzaglio eventuali cani da compagnia durante le escursioni. Nella foto allegata un cartello che ricorda i comportamenti da tenere dove questi cani sono al lavoro.
LINCE – Nulla da segnalare.
SCIACALLO DORATO – Nulla da segnalare.
Allegato: foto cartello di avviso della presenza di cani da guardianìa (Foto L. Redi - Archivio Servizio Faunistico PAT)