GENNAIO e FEBBRAIO 2020
L’ibernazione invernale degli orsi ha determinato, come di consueto, scarse segnalazioni riferite alla specie nei mesi di gennaio e febbraio. Le femmine gravide, in particolare, tra la metà di gennaio e la metà di febbraio partoriscono, e non abbandonano la tana se non disturbate. Tuttavia, probabilmente complice un inverno particolarmente mite, si sono registrati alcuni movimenti ursini anche durante il mese di gennaio, in particolare sulla Montagna di Cles, nel Brenta settentrionale.
Il 15 febbraio è stata rinvenuta una pista su neve nel Vanoi, ascrivibile all’orso M49. Nei giorni successivi, tra il Vanoi,la val Campelle e la val Calamento lo stesso M49 si è reso protagonista ancora di alcune intrusioni all’interno di baite e malghe, non frequentate in questa stagione, nel corso delle quali ha danneggiato porte, finestre e suppellettili varie. Da ultimo (primi di marzo) M49 è segnalato nella bassa val di Fiemme, dove è stato oggetto di un’azione di dissuasione con cani da orso da parte dell’unità cinofila del Servizio Foreste e fauna mentre cercava di predare un asino.
A confermare un inizio forse anticipato della ripresa dell’attività della specie, nell’ultima decade del mese di febbraio si sono registrati i primi movimenti anche in Trentino occidentale: il 22 osservata un’orsa con cucciolone dell’anno prima sopra S. Lorenzo in Banale, il 23 si è registrato un attraversamento stradale di orso a Mostizzolo, il 25 la visita di un orso presso un’azienda apistica di Spormaggiore, mentre il 27 escrementi freschi a base di mele, ancora reperibili a terra, sono stati rinvenuti sopra Terres in val di Non.
Per quanto riguarda il lupo, sia a gennaio che a febbraio vi sono state parecchie segnalazioni relative ad avvistamenti diretti, fototrappolaggi, piste su neve e rinvenimenti di predazioni su ungulati selvatici, unitamente a un paio di predazioni su domestici. In particolare, sono state registrate segnalazioni di lupi nella zona di Vermiglio, in Valsugana (Levico e dintorni, Borgo Valsugana), in Vanoi e sull’Altopiano della Vigolana.
In proposito, si sottolinea come una maggiore visibilità del lupo nelle zone di fondovalle durante l’inverno sia da considerarsi di fatto normale, in quanto caratteristica della specie. Il canide, infatti, durante la stagione fredda tende a frequentare con assiduità le zone di svernamento degli ungulati, spesso situate in zone assolate, a quote medio-basse, in prossimità dei coltivi ed a volte anche degli abitati.
E’ in fase di ultimazione il Rapporto Grandi carnivori 2019: entro metà marzo, come di consueto, saranno disponibili online e nella versione stampata i dati più aggiornati relativi ad orso, lupo e lince.
Foto: Orme di orso e di lupo – Vanoi, febbraio 2020 – C. Groff, Archivio Servizio Foreste e fauna