Giovedì, 07 Febbraio 2008

Curato dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento

Eco il "Rapporto Orso 2007", importante documento di informazione e analisi

Ieri sera la presentazione al Museo tridentino di scienze naturali. E’ diviso in sette capitoli e si può già consultare in internet

Quaranta pagine ricche di dati, grafici e fotografie; in copertina una immagine tratta da una pubblicazione del 1935 sulla presenza dell’Orso bruno nella Venezia Tridentina, quasi a ribadire con forza come il plantigrado non sia mai scomparso dal Trentino, unica zona delle Alpi a poter vantare la continuità della sua presenza. Ecco il “Rapporto orso 2007”, presentato ieri sera in occasione dell’appuntamento con una delle serate di “Per parlare di fauna”, presso l’Aula Magna del Museo Tridentino di Scienze Naturali, a Trento. Un documento curato dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia con la collaborazione del Parco Naturale Adamello Brenta. A presentarlo, davanti ad un pubblico attento, il direttore dell’ Ufficio Faunistico, Ruggero Giovannini e il coordinatore delle attività di gestione dell’orso, Claudio Groff. In sala anche il dirigente del Servizio, Maurizio Zanin e tutto lo staff che da anni segue un progetto che continua ad attirare interesse e curiosità a tutti i livelli. Il documento – è stato ripetuto ieri sera – ha un duplice scopo: fornire una corretta informazione, aggiornata e dettagliata sullo status della piccola popolazione di orsi che gravita nel Trentino occidentale e nelle regioni adiacenti, nonchè registrare in maniera analitica una serie di dati il cui utilizzo periodico da parte degli addetti ai lavori necessita di un documento per quanto possibile completo ed esaustivo. Sette i capitoli nei quali è diviso il “Rapporto orso 2007” destinato ad essere, questo l’auspicio emerso ieri, “il primo di una lunga serie”. Ecco scorrere quindi notizie, dati e cifre su Monitoraggio, Indennizzo e prevenzione dei danni, Gestione delle emergenze (dove ovviamente trova spazio anche la vicenda legata alla cattura di Jurka), Comunicazione, Formazione, Raccordo sovraprovinciale e nazionale, Ricerche e convegni.

Un lavoro importante, hanno sottolineato i responsabili della gestione orso, “perché abbiamo la forte consapevolezza che c’è un versante dei dati accanto al quale deve però esserci la continua capacità di rapportarci con le sensibilità delle persone che a titolo diverso, in luoghi diversi, entrano in contatto con tutto quello che riguarda la presenza dell’orso nel nostro territorio”. Accanto ai dati – di seguito quelli più specificatamente dedicati a quello che si può definire l’aspetto demografico, ovvero il costante monitoraggio della presenza degli orsi sul territorio trentino (l’intero Rapporto è consultabile in internet da questa mattina) – il ringraziamento “a tutti coloro che a questo progetto di rilevanza ambientale mondiale continuano a dedicare tempo, attenzione, passione”.

I numeri. Il monitoraggio genetico della locale popolazione di orso è un’attività condotta dal Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento, con il supporto dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica e del Parco Naturale Adamello Brenta, funzionale alla corretta gestione della popolazione stessa. Il monitoraggio nel 2007 è stato effettuato attraverso la cosiddetta “raccolta opportunistica” dei campioni organici (cioè durante le normali attività di servizio), ad eccezione del territorio del Parco Naturale Adamello Brenta dove, grazie al contributo dell’Ente, è stato realizzato anche il monitoraggio sistematico (cioè attraverso l’utilizzo di una rete di trappole per peli diffuse sul territorio). Dal 2006 infatti si è deciso di eseguire la raccolta sistematica dei campioni sull’intero areale costantemente frequentato dagli orsi solamente ad anni alterni, anche per contenere i costi e le risorse impiegate. Il monitoraggio opportunistico, basato sui ritrovamenti casuali di peli o feci, ha comunque prodotto come atteso una notevole quantità di informazioni.
Nel corso del 2007 sono stati identificati 23 diversi individui. E’ possibile che qualche ulteriore animale sia presente, benché non identificato dal monitoraggio genetico. Di questi 23 esemplari, 10 sono maschi, 12 sono femmine, ed uno è di sesso non ancora determinato (si tratta di un cucciolo nato nel corso dell’anno). Tra essi sono presenti anche tutti tre i figli di Jurka, nati nel 2006: i maschi JJ3 e JJ5, localizzati rispettivamente in Svizzera e in val Canonica, e la femmina JJ4, rilevata in Val Genova ad agosto. Almeno 6 animali (tutti maschi giovani) hanno effettuato spostamenti notevoli, frequentando anche territori posti fuori provincia, comportamento peraltro tipico della specie; oltre ai citati JJ3 e JJ5 un ulteriore orso ha frequentato il territorio elvetico, due sono presenti in Sud Tirolo nella zona della val d’Ultimo posta ai confini con la val di Non, ed uno sembra essersi insediato nell’area del monte Baldo veronese. Si ritiene pertanto che siano 17-18 gli esemplari che si trovano attualmente all’interno del Trentino.
Considerando anche gli spostamenti più lunghi effettuati da alcuni giovani maschi nel corso del 2007, la popolazione di orso presente nelle Alpi centrali, che mantiene il suo cuore nel Trentino occidentale, può considerarsi attualmente distribuita su un’area di oltre 7.000 chilometri quadrati, anche se il territorio stabilmente occupato dalle femmine è decisamente più contenuto (1.100 chilometri quadrati) e situato all’interno del territorio provinciale. Le cucciolate accertate nel corso del 2007 sono state due, con 3 cuccioli complessivi (dal 2002 si sono avute in totale dunque almeno 13 cucciolate con 27 piccoli). La popolazione di orsi è così divisa in classi d’età: 9 adulti (7 sono femmine e 2 maschi), 11 giovani (4 femmine e 7 maschi) e 3 cuccioli (1 femmina, 1 maschio, 1 indeterminato).
Un certo numero di orsi manca invece all’appello: sono in totale 12 gli animali considerati “mancanti” dal 2002 ad oggi: 4 morti, 1 in cattività, 7 non rilevati per almeno due anni. Si tratta del 33% della popolazione teorica possibile, un dato significativo ma in linea con quelli registrati in altre popolazioni europee di orso.
Il quadro generale delinea quindi una popolazione che, pur essendo assai contenuta ed ancora lontana dalla definitiva affermazione, continua la sua lenta crescita. A questo riguardo è interessante registrare che anche se il numero di animali accertati non è aumentato molto rispetto al 2006 (23 contro 22, in considerazione anche del basso numero di femmine riproduttive, che come noto partoriscono ad anni alterni, presenti nella stagione 2007), si è verificato quest’anno un incremento dell’età media della popolazione, invertendo così il trend registrato nel corso degli ultimi anni, in virtù anche di una buona sopravvivenza dei nati del 2006.

Il “Rapporto” si può consultare a questo link: Rapporto Orso 2007
e le informazioni contenute possono essere liberamente utilizzate citandone la fonte: “Rapporto orso 2007 – Servizio Foreste e Fauna -Provincia Autonoma di Trento”.