Lunedì, 26 Giugno 2006

Dellai: il reinserimento dell'orso, un esperimento europeo positivo

Rispetto per la decisione, ma anche stupore, per l'abbattimento di «Bruno»

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, seppur manifestando stupore, non vuole sindacare sulla decisione del governo bavarese, ma ci tiene a ribadire come l'orso si sia inserito bene nel territorio trentino, all'interno di un progetto europeo largamente condiviso dalle istituzioni, grazie anche all'apporto di tutti, a cominciare dai cittadini.
«La decisione di abbattere l'orso è stata presa dalle autorità germaniche - commenta il presidente della Provincia autonoma di Trento – e non spetta al governo trentino sindacare su una decisione che è legata all'abbattimento di un singolo esemplare e che va contestualizzata rispetto alle specifiche e contingenti questioni di sicurezza».
Il presidente Dellai ribadisce anche che «l'orso non è di proprietà della Provincia autonoma di Trento: abbiamo coordinato una sperimentazione europea, largamente condivisa e quest'orso è dunque di tutta la collettività, di tutta l'Europa. Da noi i problemi posti dal reinserimento degli orsi sono stati superati con la collaborazione di tutti, compresi i cittadini. Non v'è dubbio - continua il presidente del Trentino – che prima di arrivare all'abbattimento vi siano molte altre forme, come peraltro dimostrato dall'esperienza maturata in questi anni nel nostro territorio».
«Detto questo - conclude Dellai -, nel pieno rispetto dell'autonomia decisionale delle autorità tedesche, esprimiamo stupore per la decisione che rischia di far apparire in una luce diversa tutto il progetto Life Ursus, un progetto che non viene invece certo messo in dubbio da questo episodio, un progetto - ancora - fortemente voluto dall'Europa, che non a caso tutela la specie orso e investe sul suo reinserimento».

Comunicato 1585

ORSO