La delibera, firmata dal presidente Dellai, è stata votata stamani dalla giunta
Danni provocati dall'orso bruno: aggiornati i criteri di indennizzo e prevenzione
Saranno indennizzabili non solo quelli al patrimonio zootecnico, apistico e agricolo
La novità della delibera - approvata stamani dalla giunta su iniziativa del presidente Lorenzo Dellai - è costituita dal fatto che tutti i danni da orso (di qualsiasi tipo ed entità) sono considerati indennizzabili: oltre a quelli subiti dal patrimonio agricolo, zootecnico ed apistico, c’è ora la possibilità di coprire i danni materiali eventualmente provocati – ad esempio - ai veicoli in seguito a collisione con l’orso, nonché l’infortunio eventualmente riportato dal conducente o dai passeggeri. Per questo motivo, l’amministrazione provinciale stipulerà una speciale polizza assicurativa.
Per quanto riguarda le opere di prevenzione dei danni i termini per la rendicontazione delle spese sostenute vengono portati da 10 a 15 giorni, mentre viene stabilito che tra il 1 dicembre e il 28 febbraio le recinzioni devono essere smontate, in relazione ai cicli biologici del plantigrado che si trova solitamente in fase di letargo ed alla necessità di ridurre l’usura dei materiali. Nel caso in cui la comunicazione di concessione del contributo pervenga all’interessato ancora tra il 1 dicembre ed il 28 febbraio il termine di 30 giorni per completare le opere di prevenzione decorre a partire dal 1 marzo.
Infine la nuova regolamentazione contempla anche la possibilità, del tutto remota, che l’Orso bruno arrechi danno all’integrità fisica delle persone. Il plantigrado è definito dalla letteratura scientifica in materia animale potenzialmente pericoloso e dunque, pur non essendosi registrati nel corso degli ultimi 150 anni casi di aggressione all’uomo in Italia, tale eventualità non può essere esclusa completamente. Va peraltro ricordato a questo riguardo che l’amministrazione ha adottato da tempo tutte le misure tecnico-organizzative idonee a ridurre al massimo un’eventualità già di per sé remota (adozione di un Protocollo emergenze redatto con il supporto dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ed approvato dal Ministero dell’Ambiente – Squadra emergenze reperibile 24 ore al giorno).
L’amministrazione ha ritenuto comunque opportuno che l’eventualità di danni all’integrità fisica delle persone venisse presa in considerazione anche sotto l’aspetto amministrativo e dell’indennizzo dell’eventuale danno; pertanto le nuove disposizioni disciplinano le modalità di presentazione della domanda di indennizzo, l’entità dello stesso e dispongono che possa essere stipulata una speciale polizza assicurativa.