Venerdì, 21 Luglio 2006

L’iniziativa organizzata dalla Provincia autonoma di Trento, WWF e Parco Adamello Brenta

Concluso il viaggio stampa "Orso nelle Alpi". Due giorni per conoscere e studiare il plantigrado

Dodici giornalisti, locali e nazionali, in visita a Spormaggiore e in Valle di Tovel

Una squadra di giornalisti, dei quotidiani locali e nazionali e della televisione hanno partecipato ieri e oggi al viaggio stampa “Orso nelle Alpi”. L’iniziativa – organizzata dal WWF Italia, Provincia autonoma di Trento (Servizio Foreste e Fauna), e Parco Naturale Adamello Brenta – si è sviluppata nei luoghi storici dell’orso in Trentino: Spormaggiore, presso il Centro visite del Parco e il Centro faunistico, e la Valle di Tovel, areale che ospita una nutrita comunità di orsi e dove i plantigradi sono stati liberati nel corso del progetto Life Ursus. Durante la due giorni il personale del Parco e quello del Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento hanno illustrato le fasi del progetto di reintroduzione del plantigrado nel gruppo del Brenta, le azioni di monitoraggio dell’animale e le iniziative nei confronti della popolazione locale interessata dalla nuova presenza.

I recenti episodi che hanno visto protagonista Bruno, l’orso che dal Trentino ha oltrepassato la frontiera fino a raggiungere la Baviera, dimostrano ancora una volta come la mitigazione dei conflitti sia uno dei capisaldi fondamentali per garantire la sopravvivenza della specie in territori antropizzati, quali sono ormai le Alpi. Sulla base di questa convinzione il WWF ha invitato in Trentino, unica regione d’Europa che ospita con successo un progetto di reintroduzione dell’orso bruno, una full immersion di due giorni per giornalisti della carta stampata e della televisione. Oltre ai tre quotidiani locali, Adige, Corriere del Trentino e Trentino, a Radio Dolomiti, erano presenti con propri giornalisti il TG2, La Stampa di Torino, La Repubblica e il settimanale Famiglia Cristiana, oltre ai colleghi dell’Ufficio Stampa del WWF Italia.
Il programma ha previsto nella giornata di ieri la visita al Museo, dedicato all’orso, allestito a Spormaggiore, dal Parco Adamello Brenta. Qui il personale della Provincia autonoma di Trento, in particolare Claudio Groff del Servizio Foreste e Fauna, e il personale del Parco Naturale Adamello Brenta (lo specialista Andrea Mustoni), hanno illustrato ai giornalisti la genesi del progetto orso e soprattutto i caratteri essenziali del plantigrado. “L’orso – ha sottolineato Claudio Groff – è un animale potenzialmente pericoloso per l’uomo: per questo motivo è necessario conoscere abitudini e comportamenti”. Per contro, la casistica indica che storicamente (negli ultimi due secoli) non si sono registrati in Trentino attacchi a persone da parte dell’orso”. Questa specie può risultare pericolosa se attaccata (caccia) o nel caso di una femmina con i piccoli. “La sua reintroduzione in Trentino – ha concluso Groff - non può che contribuire ad elevare il livello di naturalità del territorio”. Groff, al pari di Mustoni, ha insistito nel rappresentare con dati scientifici e l’esperienza diretta maturata in questi anni, il carattere dell’animale e il suo rapporto con il territorio ed in particolare con l’uomo. Insomma, l’orso conosce già il territorio Trentino e l’uomo, l’uomo non può dire altrettanto: solo attraverso una sistematica opera di educazione e di divulgazione scientifica potranno contribuire a elevare il livello di accettazione e a fugare gli elementi di incertezza che ancora oggi riguardano, una parte seppur largamente minoritaria, della popolazione.
Ed è proprio questo l’obiettivo del viaggio-studio organizzato a favore dei giornalisti: l’orso, animale che convive con l’uomo non ha bisogno di clamori e sensazionalismi. A tal riguardo, il WWF ha presentato ai giornalisti la prossima iniziativa: “L’avvocato dell’orso”. A presentarla è il responsabile del programma “Alpi” (WWF) Daniele Meregalli: dei gruppi di personale WWF inizieranno da subito nelle aree destinate ad ospitare nei prossimi anni l’orso, così da incominciare un’opera di sensibilizzazione e conoscenza sulla popolazione locale. Opereremo in Austria, Lombardia e Svizzera, non in Trentino dove questo lavoro è già stato svolto egregiamente della Provincia autonoma di Trento.
Nella giornata di oggi accompagnati dalle guardie forestali hanno compiuto un’escursione nella “Terra dell’Orso”: lasciati i mezzi propri al Lago Tovel, la comitiva si è spostata fino a Malga Pozzol per proseguire a piedi fino a Malga Flavona, dove hanno potuto ammirare le vallate ed i boschi che ospitano da millenni l’orso bruno.

Comunicato 1837

ORSO