L’area è attentamente presidiata da parte del personale forestale
Casteller: l’orso M49, catturato e rinchiuso nella notte, scavalca le recinzioni
La cattura di M49, orso dal comportamento problematico, che si era reso protagonista nelle scorse settimane di numerosi attacchi ai danni degli allevamenti e degli alpeggi nell’area del Brenta, è avvenuta verso le ore 22.30 sui monti della val di San Valentino, mediante una delle trappole tubo disposte allo scopo sul territorio. La cura del personale forestale è stata quella di adottare i migliori protocolli disponibili per limitare i rischi per l’animale durante le fasi di cattura.
Come previsto, l’orso è stato quindi subito trasportato, all’interno della trappola tubo, fino all’area faunistica del Casteller, all’interno della quale è stato rilasciato, senza doverlo addormentare. A conclusione delle operazioni di rilascio, all’animale è stato tolto il radio collare. La reazione dell’orso, una volta trasferito nell’area di contenimento, è stata però sorprendente; M49 infatti è riuscito, in un lasso di tempo relativamente breve, a superare le recinzioni elettriche di contenimento e ad uscire dal recinto.
In particolare il plantigrado è stato in grado di superare la doppia recinzione elettrica (14 fili in totale) e la struttura di contenimento costituita da una barriera metallica alta quasi 4 metri. Ha superato inoltre due ulteriori recinzioni elettriche interne che lo dividevano dall’orsa DJ3, altro esemplare da tempo custodito nell’area faunistica. Per dare un’idea della sicurezza complessiva della struttura si pensi che le recinzioni elettrificate presenti nel recinto del Casteller, hanno una portata dai 6 agli 8000 volt.
L’area faunistica è stata realizzata nel 2007 con la consulenza di ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’ambiente, il cofinanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente, ed autorizzata ai sensi della normativa vigente in materia. L’area ha ospitato e ospita orsi selvatici (i cosiddetti orsi problematici, attualmente DJ3, nonché se necessario eventuali esemplari bisognosi di riabilitazione) da ormai 12 anni.
E’ stato da subito disposto un servizio di controllo nelle aree adiacenti al Casteller da parte di personale forestale.
Della cattura e dell’esito della stessa è stata data notizia al Ministero dell’Ambiente e ad ISPRA.
Immagini conferenza stampa, arrivo squadra nella notte al Casteller, area faunistica e intervista al presidente Fugatti a cura dell’ufficio stampa.