I diversi monitoraggi 2016 in corso o già conclusi (genetico e fotografico, entrambi sia a livello opportunistico che sistematico) hanno consentito di confermare la presenza di un buon numero di orse accompagnato da cuccioli dell'anno (si veda a questo proposito l'aggiornamento LUGLIO 2016) la cui definizione ed individuazione sarà però eventualmente possibile a fine anno quando si avranno a disposizione tutti i dati della genetica. E' stato anche possibile documentare in qualche occasione esemplari femmina e maschio assieme, nonostante il picco della stagione degli amori (maggio-giugno) sia trascorso da tempo.

Tra i dati preliminari è stato nel frattempo possibile accertare per il secondo anno consecutivo la presenza di M31, figlio maschio di Daniza, mentre la presenza anche della figlia risulterebbe pure confermata da diverse immagini riprese con fototrappola in alta val Rendena nei siti tradizionalmente frequentati dall'orsa.

Nel periodo caratterizzato dalla presenza di numeroso bestiame domestico in alpeggio si sono registrati alcuni danni allo stesso, la maggior parte dei quali verificatisi nel gruppo del monte Bondone -Tre Cime, in val Rendena.

Nelle prime ore di martedì 6 settembre è stato catturato e radiocollarato a scopo di studio e monitoraggio, nell'ambito del progetto Life Dinalp Bear, un esemplare di orso nei boschi sopra Cimone. Si tratta di un esemplare femmina, giovane (foto), la cui identità sarà nota tramite l'analisi genetica dei campioni biologici (pelo) raccolti durante la manipolazione dell'animale, il quale è stato prontamente rilasciato sul posto.

Nel video 1, da fototrappola, è visibile l'orsa F15 (radiocollarata per motivi di studio e monitoraggio) mentre fa un bagno in una pozza d'acqua in alta valle dei Laghi. (Massimo Vettorazzi – Archivio Servizio Foreste e fauna PAT)

Il video 2 mostra invece la stessa femmina in compagnia di un maschio nel medesimo sito. (Massimo Vettorazzi – Archivio Servizio Foreste e fauna PAT)

Foto: L'orsa catturata e radiocollarata martedì mattina sopra Cimone. Fabio Angeli – Archivio Servizio Foreste e fauna PAT