Martedì, 12 Maggio 2020

APRILE 2020

Il mese di aprile è stato caratterizzato dalla completa ripresa dell’attività degli orsi presenti sul territorio provinciale.
Il primo giorno del mese sono stati rinvenuti i resti di un cucciolone, predato e parzialmente consumato da un maschio adulto a Strembo; ciò con ogni probabilità per rendere disponibile la madre, osservata in zona accompagnata da un giovane, all'accoppiamento. Aprile è infatti il mese in cui ha inizio la stagione degli amori ed anche quest’anno si sono registrati i primi avvistamenti di maschi e femmine assieme.
Si sono verificati alcuni danni di lieve entità al patrimonio zootecnico (galline, conigli, un maiale), alcune visite a cassonetti dell'umido e composter privati, e diversi danni al patrimonio apistico, come è comune in questo periodo dell’anno. In particolare, i danni si sono concentrati in Vallagarina (destra orografica), in val di Sole e, soprattutto, in val di Non (destra orografica), dove si registra il maggior numero di danni al patrimonio apistico e dove sono stati danneggiati anche diversi contenitori per il compost privati. I danni si sono concentrati sulle arnie posizionate temporaneamente nei frutteti in occasione della fioritura. A differenza degli apiari locali, generalmente difesi da recinzioni elettrificate e perciò poco soggetti a danni da orso, i grandi quantitativi di apiari trasportati in val di Non e distribuiti tra i meleti per l’impollinazione sono solitamente privi di opere di prevenzione; in tal modo attirano l’interesse degli orsi, che trovano gioco facile nell'accedere a una risorsa trofica di cui sono notoriamente golosi. L’amministrazione provinciale sta studiando assieme agli apicoltori il modo per riuscire a limitare i danni da orso all'apicoltura nomade tipica di questa fase stagionale, volendo garantire il prezioso servizio di impollinazione offerto dalle api.
L’orso che più si è fatto notare è stato M49, il quale, con un rapido spostamento di alcune centinaia di chilometri e compiendo sul suo percorso parecchie introduzioni in edifici, è ritornato al suo home range abituale in Giudicarie, dove il 28 aprile è stato nuovamente catturato a scopo di captivazione permanente (si vedano gli specifici comunicati stampa).
Nel mese di aprile, infine, gli avvistamenti di orso hanno riguardato soprattutto le zone di Pellizzano, Sella Giudicarie, Pomarolo, Passo Duron.
Si è registrata anche la prima cucciolata del 2020: il giorno 13 un’orsa accompagnata da un piccolo dell’anno è stata vista attraversare la strada di fondovalle della val di Sole in prossimità di Tozzaga. A partire da questo primo dato, come di consueto, è iniziato l’aggiornamento della mappa annuale relativa a tali segnalazioni, visibile sul presente sito.

Per quanto riguarda il lupo, in aprile si sono registrati numerosi fototrappolaggi, tre danni su bestiame domestico (una pecora nel Primiero, una pecora ad Ala e un agnellone a Ruffré), e alcuni avvistamenti, soprattutto a Vermiglio, Pellizzano, Campitello di Fassa e a Soraga. Si sono rinvenute anche alcune predazioni a carico di ungulati selvatici.
Il 24 aprile sono stati rinvenuti i resti di un lupo sopra a Rumo, in Val di Non (si veda il relativo comunicato stampa). Un primo esame dell’animale ha evidenziato il possibile avvelenamento come causa di morte: sono in corso gli esami tossicologici delle spoglie.

Infine, nel mese di aprile non si sono registrate segnalazioni relative a B132, il maschio di lince proveniente dalla Svizzera che dal 2008 vive sul territorio provinciale.

Video: la coppia alpha del branco della Lessinia su un guado – aprile 2020
T. Borghetti – archivio Servizio Foreste e fauna PAT

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