Presentato stamani a palazzo Roccabruna il simposio di Riva del Garda
16° Conferenza internazionale sull'orso. Dellai: "Momento di verifica del progetto"
L’inizio dei lavori fissato per martedì con esperti provenienti da 36 paesi
La 16° edizione della “Conferenza internazionale sulla ricerca e la gestione delle popolazioni di orso” si svilupperà su 5 giorni di lavori a cui sono iscritti già 300 partecipanti, in rappresentanza di oltre 39 paesi. Alla conferenza saranno presentati 183 lavori (57 presentazioni orali e 126 poster), il meglio della conoscenza scientifica per quanto riguarda gli studi e le esperienze portate avanti sul plantigrado nei diversi continenti.
Riva del Garda è la prima sede italiana della conferenza internazionale. Non è stato facile ottenere l’assegnazione, a fronte di candidature di località dove la presenza e gli studi sull’orso rappresentano una realtà consolidata. La candidatura di Riva del Garda e del Trentino era stata presentata e portata avanti già dal 1999.
“Il congresso internazionale – ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai – è un’occasione importante, considerata l’autorevolezza e il prestigio scientifico dei partecipanti, per promuovere l’immagine del Trentino come un territorio in pace con la natura, dove è stato possibile avviare un progetto di reinserimento dell’orso, specie destinata all’estinzione, che merita di essere portato avanti nel migliore dei modi. Per la nostra provincia si tratta infatti di una scommessa che va vinta anche sul piano sociale e culturale, oltre che scientifico. E proprio il simposio di Riva del Garda sarà l’occasione, aperta anche ai cittadini, di apprendere nuove conoscenze sull’orso bruno e far così accrescere il livello di accettazione e condivisione”.
“Quest’anno la scelta – come ha ribadito Maurizio Zanin del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento – è caduta sul Trentino, anche grazie alle esperienze maturate negli ultimi anni sull’orso bruno: in particolare il progetto di reintroduzione e, successivamente, il progetto di gestione ordinaria del plantigrado. L’esperienza trentina costituisce, infatti, un laboratorio privilegiato a livello mondiale per gli studi sull’orso”.
L’importanza della 16° edizione della “Conferenza internazionale sulla ricerca e la gestione delle popolazioni di orso” va ben al di là dell’ambito provinciale e nazionale. La conferma arriva dalla decisione del Ministero dell’Ambiente e del Consiglio d’Europa di sostenere la manifestazione non solo attraverso la formula del patrocinio ma anche con un contributo finanziario.
La manifestazione è attesa dagli esperti di tutto il mondo per i suoi contenuti: la cinque giorni dei lavori offrirà l’occasione per andare oltre le tematiche scientifiche strettamente legate all’orso, e prendere in considerazione gli aspetti sociali, culturali, turistici ed anche economici, determinati dalla presenza dell’orso in ambienti antropizzati. Sarà dunque occasione per parlare anche (e soprattutto) della vita delle popolazioni di montagna e del rapporto tra uomo e plantigrado.
“Dalla 16° edizione della Conferenza internazionale sulla ricerca e la gestione delle popolazioni di orso – spiegano gli organizzatori – ci aspettiamo ricadute positive anche, anzi soprattutto, per il Trentino, non solo in termini di immagine e quindi turistici, ma anche come apporto di nuove conoscenze ed esperienze per la gestione di questa specie particolare. Il convegno costituisce un ulteriore tassello della politica di gestione della specie, che la Provincia autonoma di Trento ha intrapreso, nel rispetto delle norme provinciali, nazionali ed europee in materia di orso”.
Oltre al Ministero e al Consiglio d’Europa, hanno garantito il proprio sostegno alla 16° edizione della “Conferenza internazionale sulla ricerca e la gestione delle popolazioni di orso”, la società Riva del Garda Fiere e Congressi (il presidente Giovanni Laezza era presente alla conferenza stampa di stamani), seguita dal Museo tridentino di scienze naturali, Trentino S.p.a., il Comune di Riva, il Parco naturale Adamello Brenta, il Corpo forestale dello Stato, la Large Carnivore Initiative for Europe (LCIE). Il ringraziamento va quanti hanno contribuito - con il loro lavoro – all’organizzazione dell’evento, e in particolare al personale del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento”.
Fotoservizio Rensi