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In zone in cui la densità della lince è molto bassa, trattandosi di una specie solitaria e che necessita di ampi home range, l’incontro di esemplari di sesso diverso può essere difficile. I maschi maturi (dal terzo anno di vita) iniziano a controllare le femmine confinanti sessualmente mature (dal secondo anno di vita) ed in estro, già prima dell’inizio della stagione riproduttiva. Tra febbraio e marzo avvengono i veri incontri, in cui maschi e femmine si strusciano in modo ritualizzato per poi iniziare la fase di accoppiamento vera e propria, la quale può durare più giorni, con varie sessioni di accoppiamento. Il maschio non si allontana dalla femmina finché l’estro femminile non si esaurisce; a quel punto la femmina rimane da sola a portare avanti la gravidanza e a crescere i piccoli.    

Foto: cuccioli di lince, Miha Krofel

La gestazione dura circa 70 giorni. Tra maggio e giugno, avviene il parto: la femmina partorisce in media 2 cuccioli all'anno, ma i parti non sempre avvengono ogni anno e il limite massimo di fecondità si ha all'età di 14 anni. I cuccioli aprono gli occhi attorno alle 2 settimane di vita e iniziano a mangiare cibo solido dopo circa un mese, il completo svezzamento avviene dopo i 3 mesi d’età. La femmina partorisce e accudisce i piccoli in luoghi protetti, come cavità naturali sotto grosse rocce o alberi e, per non lasciare traccia, spesso cambia rifugio, spostando i piccoli. I cuccioli nascono ciechi e inetti ed in queste prime fasi di vita la mortalità è elevata, raggiungendo anche il 50%. Finché essi non sono in grado di seguire la madre si nutrono esclusivamente del latte materno; mentre l’autonomia viene raggiunta a circa 10 mesi, quando i giovani sono abbastanza forti per distaccarsi dalla madre e partire da soli in dispersione.

Foto: cucciolo di lince, Miha Krofel