LA STORIA DI B132

2008 

Nel 2008 in Provincia di Trento si è accertata nuovamente la presenza della lince, a partire dal 23 marzo quando un esemplare maschio di 24kg, denominato B132, proveniente dalla reintrodotta popolazione svizzera e precisamente dal Canton San Gallo, munito di radiocollare, ha fatto la sua comparsa in Val di Sole.

La ricomparsa della lince in Trentino è stata da taluni imputata ad un presunto rilascio illegale; in realtà queste speculazioni sono state completamente smentite dal monitoraggio radiotelemetrico prima e dagli accertamenti genetici poi, che hanno dimostrato che il giovane esemplare è arrivato naturalmente in Trentino perché in dispersione. Dalle analisi genetiche, infatti, è emerso che esso è nato nel 2006 nella Svizzera nord-orientale, nel cantone S. Gallo, dove una nuova piccola popolazione di linci si è stabilita grazie al Progetto Luno. Ad ulteriore prova della validità del dato, da novembre 2006 a febbraio 2007 la lince B132 è stata ripresa per ben tre volte, tramite fototrappole, insieme alla madre, nell'area dove era nato. Nei mesi seguenti B132 si è allontanato decisamente dall'area di origine nella Svizzera nord-orientale/area di presenza stabile della lince) ed ha raggiunto l’Engadina. Da lì, infine, l’ultimo rilevante spostamento l’ha condotto dapprima in territorio lombardo, quindi in Trentino. Il personale del Servizio Foreste e Fauna PAT ha monitorato la presenza della lince anche da terra, mediante la radiotelemetria tradizionale (VHF), nelle fasi iniziali più intensivamente ed in seguito solo saltuariamente.
Ad oggi (2019) B132 non è più monitorato tramite telemetria, in quanto il suo collare non è più funzionante. Continuano comunque ad essere raccolte ed archiviate tutte le segnalazioni relative a lui o alla specie.

La zona di provenienza di B132 (in alto a sinistra), i siti dove è stata ripresa dalle fototrappole (quadrati bianchi), le segnalazioni casuali (triangoli verdi), il sito di cattura (stella rossa) e le localizzazioni radiotelemetriche (cerchi blu) (Fonte dati: www.kora.ch)

2009

Nel 2009 l’esemplare ha concentrato i suoi spostamenti all'interno dell’home range utilizzato già nella seconda parte dell’anno precedente, nell'area del Brenta. Nella prima parte dell’anno è stato monitorato grazie alle localizzazioni satellitari fornite dal Parco Nazionale Svizzero, finché le batterie del collare non si sono esaurite. Nonostante ciò gli sforzi di monitoraggio sono proseguiti principalmente attraverso la tracciatura su neve anche con ritrovamento di carcasse predate. Essendo la telemetria satellitare un utile strumento per conoscere nel dettaglio gli spostamenti degli animali, il Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento ha avviato alla fine del 2009 le procedure volte a ricatturare B132 per dotarlo di un nuovo collare.

Home-range della lince B132 nel Gruppo di Brenta nel 2009 (Fonte: Rapporto Orso 2009)

2010 e 2011

Gli sforzi di cattura del maschio sono stati premiati nel febbraio del 2010, quando, sopra il lago di Molveno, è stato catturato dal personale del Servizio Foreste e fauna mediante un’apposita cassa in legno munita di esca olfattiva. L’animale, una volta catturato, è stato prima anestetizzato e poi sottoposto alle verifiche sanitarie di rito e alle misurazioni biometriche (24,5 kg il peso); infine è stato dotato di un nuovo radiocollare con tecnologia GPS-GSM. I dati GPS giunti nei mesi successivi alla cattura hanno permesso di ricostruire un home range pari a 327 km2 e situato nel Gruppo del Brenta e nel Monte Gazza.
Tra febbraio e marzo 2011 le batterie del collare si sono esaurite nuovamente. Si è pertanto decisa una nuova sostituzione del radiocollare.

2012

Nel febbraio 2012 l’animale è stato catturato nello stesso luogo di due anni prima e nuovamente munito di radiocollare GPS-GSM. Parallelamente è proseguito il monitoraggio con video-foto-trappole che hanno ripreso l’animale più volte. Alla fine del 2012 la lince ha iniziato a muoversi in un areale più grande rispetto alla zona del Gruppo di Brenta e del Monte Gazza. Dalla metà di novembre in particolare B132 ha abbandonato il proprio areale tradizionale spostandosi in direzione sud-ovest fino a raggiungere i monti in destra orografica del fiume Chiese, posti al confine con la Provincia di Brescia. In quel settore si è trattenuta almeno sino a tutto gennaio 2013. Prima di allora, B132 si era allontanata già in due occasioni dal territorio tradizionale, ancora in direzione sud, frequentando per brevi periodi i monti a nord del Bleggio (gruppo montuoso del Cadria e del Misone-Casale), per poi fare ritorno sul Gruppo di Brenta meridionale.

Home range della lince B132 nel 2012 (Fonte: Rapporto Orso 2012)

2013

B132 è stato monitorato anche nel corso del 2013, grazie al suo collare GPS. Nel corso del 2013, l’esemplare ha trascorso tutto l’anno tra la val Daone e la destra orografica del fiume Chiese nelle Giudicarie Esteriori, sino ai confini con la provincia di Brescia, rimanendo dunque nella nuova area raggiunta nel 2012. Tra le ipotesi che si sono avanzate per spiegare l’abbandono dell’area Brenta-Gazza da parte della lince dopo quattro anni di permanenza nella stessa area, la più verosimile pare quella legata alla costante presenza dell’orso che avrebbe condizionato l’attività di consumo delle prede da parte del felide. È infatti noto il fenomeno del cleptoparassitismo da parte dell’orso che si alimenta sulle prede della lince, non consentendo alla stessa di consumarle interamente. È dunque possibile che B132 abbia cercato zone più “tranquille” rispetto al suo territorio originale dove, dal 2008 al 2012, la densità degli orsi è quasi raddoppiata, trovandole non molto lontano, proprio nelle Giudicarie Esteriori dove la presenza dell’orso è assai sporadica.

 

2014 e 2015

Nel corso del 2014, anche a causa del nuovo esaurimento della carica del collare, non si sono avute segnalazioni certe relative alla presenza del felide almeno fino al mese di ottobre, in cui la lince è stata ripresa con fototrappola nell’alto Garda Bresciano, a poche centinaia di metri dal confine con la provincia di Trento - Tremalzo (Val di Ledro).           L’anno seguente è stata documentata con certezza la presenza del felide in almeno un’occasione, in cui è stato ripreso con una fototrappola da un cacciatore nei boschi di Tremalzo (Val di Ledro).
Nell’ aprile 2015, nella stessa zona, è stato segnalato pure un avvistamento. Infine, orme su neve sono state rilevate dal personale forestale nei pressi di cima Avèz (sempre in Tremalzo) il 29 aprile 2015. La presenza di B132 è stata quindi ancora confermata tra i monti di Tremalzo, al confine tra le province di Trento e Brescia.

Areali frequentati da B132 dal 2008 (Fonte: Rapporto Orso 2015)

Il triennio 2016-2018

Nel 2016 per la prima volta, non si sono registrati dati certi che evidenziassero la presenza di B132 sul territorio. Il personale della Stazione Forestale di Ledro ha in realtà rilevato nel marzo 2016 delle orme su neve attribuibili probabilmente a lince nella zona di Tremalzo, ma sono mancati dati certi per dare conferma della presenza dell’animale in quella zona.
Nel 2017 B132 è stato fototrappolato nel basso Chiese, nel Comune di Storo e nel 2018  è stato fototrappolato nel mese di marzo nei boschi sopra Brione nelle Giudicarie (fototrappola di un cacciatore del luogo) e in zona Val Lorina (fototrappola della Stazione Forestale di Ledro).
Nel 2018 B132 è stato segnalato più volte, fototrappolato e fotografato nei boschi sopra Brione nelle Giudicarie, in zona Val Lorina (Ledro) poi nel basso Chiese e in Val Daone (Vedi Aggiornamenti mensili nella Sezione “News”).

Foto: immagine da fototrappola di B132 - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT