Il ritorno spontaneo

A partire dagli anni '60, il settore orientale dell’arco alpino è stato ricolonizzato da esemplari provenienti dalla popolazione della vicina Slovenia, probabilmente grazie alla diminuita persecuzione da parte dell'uomo ed al miglioramento degli habitat (forestali) frequentati dall'orso. 
Nel 1995 vengono riportate le prime segnalazioni in Provincia di Belluno. Nel 1999 viene accertata la presenza di un orso sul M.te Tauro - Valsugana (TN) - dopo oltre un secolo dalla scomparsa. La presenza di un singolo animale  viene confermata fino all’inverno 2002-03.

A partire dagli anni '50, in alcune regioni della ex Jugoslavia la situazione dell'orso bruno è notevolmente migliorata. Gli orsi, pur essendo regolarmente cacciati, sono decisamente aumentati di numero grazie anche al fatto che in molte riserve di caccia essi vengono alimentati artificialmente sia presso "carnai" sia con altri sistemi e alimenti.

Come diretta conseguenza del buono stato di salute di questa popolazione balcanica, si sono iniziati a registrare fenomeni di immigrazione di orsi verso Austria ed Italia a partire dagli anni '60. In Austria, dove la popolazione era probabilmente estinta nei primi anni del secolo, a partire dagli anni '70 si sono verificati, in Carinzia, avvistamenti di orsi provenienti dalla Slovenia, e nel 1972 un esemplare maschio si è insediato nell'area tra Stiria e Bassa Austria.

Il territorio italiano, dalla seconda metà degli anni '60, è stato interessato da un fenomeno di ricolonizzazione spontanea nella zona del Carso triestino e Prealpi Giulie, da parte di individui provenienti dalla vicina Slovenia. Negli anni '70 queste segnalazioni si estendevano al Tarvisiano e, più recentemente, animali provenienti da Austria e Slovenia sono stati avvistati sulle Alpi Carniche Occidentali e Prealpi Carniche. Negli anni '90 la specie è stata segnalata più volte anche in provincia di Bolzano e di Belluno, mentre nel corso del 1999 un orso (Friz) si è spinto sino a circa 20 km dalla città di Trento per poi gravitare, fino a tutto il 2002 nell'area del Trentino orientale, a cavallo tra le province di Trento e Belluno. Un altro esemplare di sesso maschile è arrivato dalla Slovenia fino alle porte della città di Trento nel 2009, anno in cui è stato radiocollarato e monitorati gli spostamenti nel corso del 2010 in Veneto e Friuli e 2011 in Slovenia.