Peli
Con un po' di pratica e sapendo dove cercare, è possibile trovare anche qualche pelo lungo una pista battuta dall'orso. Nelle operazioni di ricerca/monitoraggio della specie, vengono anche installate delle “trappole per peli”, luoghi in cui un’esca olfattiva viene versata all’interno di un perimetro delimitato con filo spinato, per far sì che l’orso attirato in quel luogo lasci dei peli impigliati nella recinzione stessa. L’orso bruno cambia il pelo solo una volta all'anno, in estate. Di conseguenza, in questo periodo è più facile rinvenire peli lasciati inavvertitamente dall’orso sui cespugli o sulla corteccia degli alberi al suo passaggio (foto a sinistra: peli di orso rimasti "appiccicati" alla resina di una conifera nel punto in cui l'animale si è strofinato la pelliccia). Punti dove cercare e trovare i peli sono i passaggi relativamente stretti dove l'orso viene "pettinato" (i cespugli sui quali più frequentemente è possibile rinvenire peli sono il prugnolo, la rosa canina, il rovo, il ginepro), oppure sul tronco dei grattatoi (vedi “graffi e morsi sui tronchi”), dove l'orso si strofina volontariamente. I peli dell’orso hanno un colore variabile dal bruno scuro al dorato, un aspetto lanoso e morbidamente "ondulato" e sono lunghi e resistenti.
I peli dei canidi selvatici e domestici simili a quelli di orso. Ma, a differenza di quanto avviene per i cani, solitamente i peli di orso sono più ondulati e lanosi, e spesso hanno un apice chiaro che conferisce al plantigrado un aspetto argentato (da qui il termine grizzly, brizzolato, usato per l’orso bruno nordamericano). Al di là dell’esperienza dell’operatore, non esistono comunque elementi discriminanti di facile interpretazione per l'identificazione dei peli di orsi e canidi, se non attraverso indagini microscopiche.
Con i peli -meglio che con gli escrementi- si possono effettuare ricerche genetiche mediante l’analisi del DNA contenuto nella radice degli stessi, consentendo non solo di individuare la specie ma anche di “catalogare individualmente” gli orsi e, quindi, di monitorare efficacemente una popolazione.