DISTRIBUZIONE E HABITAT
Distribuzione
In origine il lupo era uno dei mammiferi più diffusi sulla terra. Il suo areale comprendeva gran parte dell’emisfero boreale: il Nord America, l’Europa e l’Asia (durante l’Olocene, da circa 11.000 anni fa). Il conflitto creatosi principalmente con le attività legate all'allevamento del bestiame ha causato una forte contrazione del suo areale, provocandone la scomparsa da gran parte dell’Europa centrale e settentrionale.
Dalla seconda metà del secolo scorso, grazie a fattori di natura ecologica e sociale, il lupo è riuscito ad espandersi nuovamente come distribuzione e consistenza numerica, fino ad arrivare all'attuale areale geografico di distribuzione, che spazia comunque su una gran varietà di ecosistemi, dalla tundra artica al deserto d’Arabia, sia nel continente americano che in quello eurasiatico. Certamente, un ruolo importante nel recupero della specie lo hanno avuto l’elevata plasticità ecologica (il lupo è capace di sopravvivere in molti contesti diversi ed a nutrirsi di ogni fonte di cibo disponibile) e la sua notevole capacità di movimento, anche in habitat sfavorevoli. Punti di forza del lupo sono infatti: la elevata adattabilità, la velocità, la sua organizzazione sociale in branco e la territorialità (Vedi la pagina “Il LUPO”).
Nel mondo oggi si stimano circa 300.000 lupi (Mech e Boitani 2003).
In Europa si riconoscono 9 popolazioni di lupo (www.lcie.org): una nella zona nord-occidentale della Penisola Iberica, la popolazione alpina, quella appenninica italiana, una nei Carpazi, la popolazione Dinarico-Balcanica, la Baltica, una nella Karelia, una nel Centro-Europa e una in Scandinavia. In totale, in tutta Europa, si stima una popolazione di circa 17.000 lupi (di cui 13.000-14.000 si stimano per gli stati dell'Unione Europea (ultimo aggiornamento del LCIE: http://www.lcie.org/Large-carnivores/Wolf-).
In Italia, il primo monitoraggio nazionale, eseguito tra 2020 e 2021, ha stimato la presenza di 2945-3608 lupi sul territorio nazionale, di cui 2020-2645 nelle regioni dell'Italia peninsulare e 822-1099 nelle regioni alpine, riscontrando una netta crescita della popolazione di lupi negli ultimi anni, soprattutto nelle regioni alpine (https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/monitoraggio-nazionale-del-lupo/risultati ).
Habitat
Il lupo è un animale caratterizzato da un’elevata adattabilità, che gli ha permesso di stanziarsi in molti tipi di habitat nel mondo, dall’artico ai climi aridi dell’Asia, raggiungendo altitudini elevate e scendendo fino al mare.
Questa capacità di adattamento all'ambiente e al clima (il lupo può sopportare temperature nel range dai – 56° ai + 50°: Mech e Boitani, 2003) dell’area geografica che colonizza, unita a quella di specializzarsi nella caccia delle specie preda più comuni in quella zona, fa sì che il lupo non abbia particolari esigenze ecologiche, bensì sia lui ad adattarsi alle caratteristiche dell’area in cui si stanzia. Tuttavia, sono ovviamente essenziali per la specie, la presenza di siti di rifugio idonei (soprattutto se a vasta copertura vegetazionale e con presenza di acqua, per il periodo di rendez-vous) e la disponibilità di prede selvatiche. Importanti, come fattori limitanti per il lupo, sono anche densità umana e densità stradale (e in generale la frammentazione dell’habitat), anche se il lupo si adatta ad attraversare strade e autostrade e a frequentare anche le periferie urbane (Ciucci e Boitani 1998; Marucco 2014).