LA GESTIONE DEL LUPO IN TRENTINO

Monitoraggio del lupo in Trentino

Il monitoraggio del lupo da parte del Servizio Foreste e fauna PAT viene effettuato a scopi gestionali e per questo fine è uno strumento fondamentale, che permette di prendere le scelte gestionali più opportune ed indirizzarle nella maniera più efficace.
Il lupo viene monitorato in Trentino tramite il fototrappolaggio, le analisi genetiche (su campioni biologici reperiti sul territorio o nell'ambito dei sopralluoghi su predazioni di bestiame domestico e selvatico ) e tramite l’archiviazione di tutte le segnalazioni certe o attendibili di avvistamenti o segni di presenza. Il fototrappolaggio viene effettuato opportunisticamente, piazzando fototrappole sul territorio in siti di accertata presenza o all'interno dei territori dei branchi noti. Le fototrappole vengono poi controllate periodicamente.
Il monitoraggio genetico si basa sulla raccolta di campioni organici (peli, escrementi, urina, saliva, tessuti) che avviene in maniera opportunistica, su campioni biologici rinvenuti sul territorio o reperiti durante le ordinarie attività di servizio e in corrispondenza dell’accertamento di danni. Dal 2017 le analisi genetiche sono eseguite dall'Unità di Ricerca di Genetica di Conservazione della Fondazione Edmund Mach di S. Michele all’Adige (TN).

Tale monitoraggio ha reso possibile seguire il ritorno del lupo in Trentino, stimare il numero di branchi e di lupi in Trentino (per approfondimenti, si veda la versione più aggiornata del Rapporto Grandi Carnivori: https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Rapporto-Orso-e-grandi-carnivori ) e risalire al branco di provenienza per alcuni di loro.

Foto: fototrappola montata su albero. T. Borghetti - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT
 

L’indennizzo e la prevenzione dei danni in Trentino

La Provincia Autonoma di Trento provvede all’indennizzo totale di eventuali danni da lupo al bestiame domestico, se denunciati al Servizio Foreste e fauna entro 24 ore dalla loro constatazione. È possibile denunciare il danno alla Stazione Forestale più vicina o al coordinatore della reperibilità faunistica reperibile 24 h al n. 335.7705966
Entro 60 giorni dalla denuncia del danno, va inoltrata al Servizio Faunistico la richiesta di indennizzo (scaricabile qui: https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Danni-e-misure-di-prevenzione/Modulistica-e-normativa ). Per approfondimenti su danni e indennizzi, si veda la parte relativa a prevenzione e risarcimento dei danni sulle FAQ di questo sito (https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Comunicazione/FAQ ). L'uso di opere di prevenzione dei danni (es. presenza di personale di custodia, recinzioni elettrificate, cani da guardiania, stabulazione notturna in stalla) è di fondamentale importanza per ridurre le predazioni a carico del bestiame: lasciare al pascolo incustoditisoprattutto di notte, animali da reddito a forte rischio di predazione quali pecore e capre (ma anche asini, vitelli e altro) è di fatto incompatibile con la presenza dei grandi carnivori

Foto: Opera di prevenzione contro danni da lupo. D. Asson - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT

Il Servizio Foreste e fauna fornisce a titolo gratuito, oppure finanzia, le recinzioni elettrificate, che vanno poi opportunamente gestite e controllate dall'assegnatario per garantirne il corretto funzionamento. Un altro strumento efficace per prevenire le predazioni da lupo sul bestiame sono i cani da guardiania (pastore maremmano abruzzese), il cui acquisto è finanziato da parte della Provincia. Per approfondimenti relativi agli aiuti provinciali nel campo della prevenzione dei danni, si consiglia di consultare le FAQ relative a prevenzione e risarcimento dei danni sul presente sito (https://grandicarnivori.provincia.tn.it/Comunicazione/FAQ ).

Importante figura è quella dei referenti zootecnici, che prestano assistenza agli allevatori. Le attività dei referenti zootecnici, nel 2017 si rivolge principalmente ai gestori di bestiame al pascolo (pastori, gestori di malghe) ma anche agli hobbisti e, in Trentino occidentale, agli apicoltori, ed è mirata all'informazione, al supporto e alla distribuzione di opere di prevenzione.
La modulistica per la richiesta di opere di prevenzione è reperibile presso gli uffici distrettuali forestali, le stazioni forestali, oppure scaricabile nella sezione "Danni e misure di prevenzione " di questo sito.

Foto: trasporto di un box abitativo per pastori sul gruppo del Carega. D.Asson - Archivio Servizio Foreste e fauna PAT