OTTOBRE 2021
ORSO – A ottobre prosegue la fase di iperfagia degli orsi, ma l’attività dei plantigradi inizia gradualmente a ridursi. In particolare le femmine gravide possono smettere di alimentarsi già tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, spostandosi presso il sito di svernamento prescelto. Altri esemplari continueranno tuttavia ad essere attivi - seppur in misura minore rispetto alla bella stagione - fino a dicembre o, in casi eccezionali, anche oltre. Rispetto a settembre, anche quest’anno si sono verificati meno avvistamenti e meno danni. Questi ultimi hanno perlopiù riguardato mais, recinzioni anti ungulati poste a difesa di meleti situati vicino al bosco e, in due casi, bestiame domestico (un ovino e un pony, quest’ultimo predato dall’orso M62).
Si sono verificati due ulteriori investimenti stradali che hanno coinvolto orsi: il 15 ottobre un’orsa è stata investita e uccisa da un autoveicolo nei pressi di Ragoli; il 18 ottobre un grosso orso è stato investito da un furgone e ferito sulla SS 237 del Caffaro all’altezza della diga di Ponte Pià. In entrambi i casi i conducenti e i passeggeri dei veicoli sono usciti incolumi dagli impatti; nel primo caso l’orsa investita è rapidamente deceduta nei pressi del sito dell’impatto, nel secondo caso il plantigrado coinvolto si è faticosamente allontanato dalla sede stradale. Rilievi del personale del Corpo forestale eseguiti nei giorni successivi hanno consentito di appurare che l’animale, dopo una lunga sosta poco lontano dal sito del sinistro e dopo avere attraversato il fiume Sarca, si è in seguito allontanato.
E’ lecito supporre che i ripetuti episodi di investimento stradale dell’autunno 2021 possano essere almeno in parte correlati all’assenza di faggiola (il seme del faggio): quest’anno, infatti, la maggior parte dei faggi non ha fruttificato, a seguito dell’annata di pasciona (produzione di seme eccezionale) verificatasi nel 2020. Di conseguenza, mancando una risorsa trofica naturale molto importante durante l’iperfagia, è verosimile che nell’autunno di quest’anno gli orsi abbiano frequentato più del solito i fondovalle per alimentarsi di prodotti agricoli nelle ore notturne.
Il 25 ottobre, infine, sulle montagne di Tione si sono rinvenuti pochi resti, consumati da altri animali e in avanzato stato di decomposizione, dell’arto posteriore di un giovane orso.
Per tutti i casi sopra menzionati si procederà all’identificazione genetica degli esemplari coinvolti.
LUPO – A ottobre i piccoli dell’anno sono in grado di seguire i genitori. In seguito al rapido accrescimento dei cuccioli, diventa progressivamente più difficile distinguere gli stessi dagli adulti. Come prevedibile, in varie zone del Trentino sono stati osservati o fototrappolati, quindi, nuclei familiari costituiti da lupi adulti accompagnati dalla prole. Seppure con un fisiologico calo rispetto ai dati di luglio, agosto e settembre, si sono registrati ulteriori danni da lupo al bestiame domestico, diversi dei quali concentrati sul Baldo trentino, area di recente ma ormai stabile presenza da parte della specie, dove le opere di prevenzione dei danni sono ancora poco diffuse. A questo proposito si coglie l’occasione per ricordare alla cittadinanza la possibilità di usufruire di comodati o finanziamenti di opere di prevenzione (recinzioni elettrificate, cani da protezione) da parte dell’amministrazione provinciale.
Come ultimo dato, si segnala che il 31 ottobre si sono rinvenuti i resti di un lupo a Grigno, lungo la strada che da Selva conduce sull’altopiano di Marcesina. Sono in corso accertamenti per appurare le cause del decesso.
LINCE E SCIACALLO DORATO – Nessuna novità da segnalare.
Foto: cani da gaurdianìa maremmano-abruzzesi all’opera in Trentino
M. Zeni – Archivio Servizio faunistico PAT