Il lupo

Il lupo (Canis lupus Linnaeus, 1758) è un mammifero appartenente all’ordine dei Carnivori, famiglia dei Canidi. Il lupo è un animale molto adattabile, veloce e resistente, che può percorrere oltre a 50 km in una notte (Marucco 2014; Mech e Boitani, 2003).
Essendo un animale elusivo ed un predatore efficiente, il lupo ha sensi altamente sviluppati, molto più di un cane. Udito e vista sono eccellenti, utilizzati per due degli aspetti più importanti della sua biologia: la comunicazione intraspecifica e la caccia. Il senso più acuto, tuttavia, è senza dubbio l’odorato, che di fatto determina la sua percezione del mondo e, più di udito e vista, governa le funzioni principali del suo ciclo vitale, quali riproduzione, comunicazione inter-individuale, reperimento del cibo (Marucco 2014).
Attualmente, secondo una recente revisione, sono state descritte 11 diverse sottospecie di lupo nel mondo, delle quali 6 in Eurasia e 5 in Nord America (Nowak, 1995; Boitani e Mech, 2003).

Il lupo in Italia appartiene alla sottospecie italiana, Canis lupus italicus, grazie alle sue peculiari caratteristiche morfologiche e genetiche (Altobello 1921; Nowak e Federoff, 2002). Geneticamente, infatti, il lupo della popolazione italiana fa parte di una sottospecie a sé, recentemente accertata da studi scientifici (Nowak e Federoff, 2002; Randi e Lucchini, 2002; Fabbri et al., 2007) e caratterizzata da un unico tipo di DNA mitocondriale esclusivo chiamato W14. Questo aplotipo, fissato nella popolazione appenninica, lo contraddistingue dalle popolazioni adiacenti e deriva dall’isolamento geografico che la popolazione di lupo ha vissuto nel secolo scorso in Italia (Vedi “Storia del lupo in Italia e sull’arco alpino”). La recente ricolonizzazione naturale del lupo in Italia è frutto dell’espansione dei nuclei di lupo presenti negli anni ’70 in Appennino, portatori quindi dell’aplotipo W14. Negli ultimi anni come è noto si è verificato l’arrivo naturale sulle Alpi anche di lupi provenienti dalla popolazione dinarica e da quella carpatica; l’incontro di queste popolazioni, dopo meno di due secoli di isolamento è destinato a cancellare nel tempo tali sottospecie, ed è un evento importante per l’arricchimento della diversità genetica del lupo e, quindi, per la sua conservazione (Marucco 2014).

 

I punti di forza del lupo

  • la notevole Adattabilità: il lupo è capace di adattarsi a molteplici ambienti diversi, ad altitudini e climi diversi e alle diverse risorse trofiche tipiche dei territori che abita nel mondo.
  • la Velocità: il lupo è capace di effettuare notevoli spostamenti, pure di decine di km in una notte e di muoversi a velocità elevate (fino a 50 km/h);
  • la Socialità: il lupo non è un animale solitario, ma vive in nuclei famigliari denominati branchi;
  • la Territorialità: ogni branco di lupi difende uno specifico territorio in cui vive dall’entrata di conspecifici;
  • la Dispersione: i lupi, al loro secondo anno di età, possono lasciare il banco natale e partire per un viaggio più o meno lungo, in cerca di un altro territorio libero e di un partner con il quale creare un nuovo branco;
  • l’Ottimizzazione dell’energia: i lupi cercano di ottimizzare le energie in tutto ciò che fanno (il modo di muoversi, l’evitare scontri fisici o forti rischi, la cooperazione sociale nel branco, la conoscenza delle risorse del proprio territorio, ecc.) perché il risparmio energetico può essere di vitale importanza per un super-predatore specializzato che, alla fine di un pasto, non sa quando la caccia andrà nuovamente a buon fine.
 
Foto: M.Papi – Archivio Servizio Foreste e fauna PAT